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The Leadcrow - Proposta indecente (I parte)

Da Lerigo Onofrio Ligure @LerigoOLigure
La scritta sulla parete di fronte all’attracco era sbiadita e la vernice azzurra si stava staccando dalle paratie opacizzate dal tempo e graffiate dalla frenetica attività di carico e scarico dei mercantili. Per molto tempo quelle lettere azzurre avevano campeggiato come una bandiera su tutto lo spazio dello sciame centrale, avevano significato tutto per i terrestri e tutto il contrario per gli europs. Vederle in quello stato faceva sentire CJ troppo vecchia e stupida per una nuova avventura. Eppure era ferma sulla rampa dell’attracco, fissando i moli di Crosspoint come la ragazzina che era scappata di casa troppo presto. Era felice di poter attraccare di nuovo a Crosspoint senza dover evitare i controlli e le guardie; nella sua nuova vita tutti i porti avrebbero dovuto essere delle soste semplici e noiose, dove il pericolo più grande era un funzionario della dogana che imprecava in un dialetto poco conosciuto. – Il Capitano non dovrebbe aspettare sulla nave? – chiese Bullet uscendo dal tubolare. CJ lo fissò con un sorriso – Dovrei starmene in plancia con la tua donna che continua a lamentarsi dei controlli da calibrare, Everett? – – Isa vuole fare solo un buon lavoro. – – Sangue di Jaguar. – confermò CJ scendendo a passo rapido la rampa. – Non ricordarle il suo retaggio, non fa che lamentarsene. – CJ sorrise, la ragazza aveva molta strada da fare prima di considerarsi accettata e la relazione con quel dannato traditore non aiutava affatto – Isa è una Jaguar, quando arriverà il momento sarà lei a non considerarsi più come tale. – – Vince diceva le stesse cose. – annuì Bullet – Siamo tutti degli esuli, sotto molti aspetti. Alcuni di noi hanno più problemi a dimenticarlo. – CJ lo fissò trattenendo il respiro – Non… – – Cameron la Magpie è la nostra casa, ma non puoi pretendere che tutti dimentichino. – Facendogli cenno di precederla CJ evitò di rispondere alla sua provocazione, ma dovette sforzarsi di non prenderlo a pugni. Del resto dopo aver vuotato il sacco, Bullet si era sempre adoperato per il bene della nave e l’aver confermato la sua lealtà alla Magpie implicava la sua intenzione di rimanerci. Peccato che sia un bastardo doppiogiochista! – Stai ancora pensando se pugnalarmi alle spalle oppure buttarmi fuoribordo alla prima occasione? – Stavano percorrendo un corridoio affollato da addetti ai moli e da attrezzature per lo scarico delle merci, un gruppo di marinai in uniforme militare era fermo davanti all’ingresso di un locale dove servivano alcolici, in tutto quel caos CJ avrebbe potuto sparargli e lasciarlo tra le gru di carico, senza che nessuno prestasse attenzione. Eppure non voleva dare a Bullet quella soddisfazione. – Non sei in vena di insultarmi oggi? – – Sta zitto e cammina, abbiamo un appuntamento con il responsabile del settore per le carte di attracco, neanche le avessimo falsificate! – – Se lo avessimo fatto davvero, nessuno ci avrebbe chiesto di presentarci all’ufficiale di guardia. – La Magpie risultava una nave pulita, i documenti firmati da CJ su Space Columbia erano una garanzia per tutti i porti dello sciame centrale, ammesso che non trovassero nulla di compromettente. Tuttavia era implicito che ogni funzionario di ogni stazione da Sun Tzu a Fitzgerald, li avrebbe controllati senza neanche pensarci un attimo. Il commercio legale era afflitto da tutte le dannate regole che limitavano i guadagni di tutti e dove non c’erano controlli e normative ci pensava la corruzione. Se fossimo su Alabaster Complex non avresti dovuto avere altro che una busta con duecento aclar e tutto sarebbe passato come routine. Si disse, entrando negli uffici dei moli. L’aria di quel luogo era più secca e calda, non c’erano paratie ammaccate e sotto i piedi di CJ sentiva il morbido spessore della moquette. Gli occupanti degli uffici avevano le porte aperte e se nessuno li degnava di uno sguardo, era chiaro che l’uomo alla reception li aveva già puntati. – Buongiorno, sono Cameron Jennings, comandante della Magpie. – L’uomo scorse gli appuntamenti e voltandosi appena a una porta chiusa le fece cenno di accomodarsi sul divano che serviva come sala d’aspetto – Prego, c’è da attendere qualche minuto. – Bullet si lasciò cadere sul divano con un tonfo – Capitano credi sia il caso che io vada a parlare con qualcuno del settore commerciale? Dobbiamo vendere quel carico prima di rip… – – Non vai da nessuna parte! – – Credi che io voglia scappare? – CJ sorrise, non avrebbe lasciato andare Bullet in giro per la stazione da solo, ma aveva ragione riguardo il carico, per quel motivo aveva già mandato altri uomini nel settore commerciale – Ci ho mandato Liver, Brooksie e il dottore. Sono usciti prima di noi. – – Hardtop? – – Kevin ha un’ottima parlantina, mentre Liver e la pivella saranno in grado di guardargli le spalle. – – Dannazione perch… – La porta si aprì, interrompendo l’uomo – Potete accomodarvi. – L’interno dell’ufficio non era molto diverso dal corridoio, fatta eccezione per un paio di cornici olografiche appese alle pareti. Dopo le dovute presentazioni di routine, il funzionario chiamò due guardie armate, facendole entrare. – Che diavolo succede? – chiese CJ. – Un’ora fa nella sezione commerciale è scoppiata una rissa che ha coinvolto alcuni locali commerciali, le autorità sono intervenute arrestando tre dei vostri uomini. Il nostro incontro sarebbe stata una mera formalità, ma date le circostanze ho richiesto per la Magpie una perquisizione della nave e degli effetti personali a cui tutto l’equipaggio dovrà sottoporsi. – – Quanto mi costa farle chiudere un occhio? – – Capitano Jennings sta tentando di corrompere un funzionario della stazione? – Con uno sguardo annoiato CJ tirò fuori una busta con del denaro – Dipende se lei è in grado di accettarne i vantaggi. – – Farò finta di non aver sentito. – ammise il funzionario – Le accuse che vengono rivolte ai suoi uomini sono molto gravi e l’idea che del personale estraneo a Crosspoint possa girare armato è inconcepibile. – Bullet le rivolse uno sguardo che rimarcava le sue proteste di poco pima, ma si affrettò a dire – Una rissa è una rissa, il Capitano non può essere responsabile del comportamento dei suoi uomini, se questi contravvengono agli ordini. – – Portateci da loro. – disse invece CJ – Non ho nulla da nascondere, ma prima di collaborare nella perquisizione voglio parlare con i miei uomini. – – Crede di essere nella condizione di mercanteggiare? – – Crede che il resto dell’equipaggio farà entrare un uomo in uniforme, con cinque persone fuori e nessuna notizia dal proprio comandante? –

The Leadcrow - Proposta indecente (I parte)

Ogni sogno ha il suo incubo peggiore!


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