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The Polish Hammer

Creato il 02 aprile 2012 da Basketcaffe @basketcaffe
Marcin-Gortat-and-Steve-Nash

Alla corte dei Phoenix Suns, la cabina di regia di Steve Nash ha “aiutato” molti giocatori (sopratutto nel ruolo di 4 e 5) a confezionare statistiche personali assolutamente eccezionali. Come non ricordare la fortunata stagione di Boris Diaw nel 2005/06 passando poi per le giocate meravigliose in pick n’roll con due grandi come Shaquille O’Neal ed Amar’e Stoudemire.
L’ultimo “beneficiario” del collaudato sistema offensivo dei Suns è Marcin Gortat, il “martello polacco”: arrivato al quarto anno in NBA, è stato scelto nel 2005 con la 57esima scelta assoluta proprio dai Phoenix Suns, ed è tornato in Arizona il 18/12/2010 nella maxi-trade imbastita con gli Orlando Magic che coinvolse anche Earl Clark, Jason Richardson e Hedo Turkoglu (trasferiti in Florida) in cambio di cash, una prima scelta, Vince Carter e Mickael Pietrus.

Per Gortat tale trade è l’autentica svolta: da centro backup di sua maestà Dwight Howard, il polacco si ritrova titolare nel sistema di coach Gentry alla ricerca di un “polo sud” da abbinare al polo nord della squadra, Steve Nash appunto. Nelle 55 partite della stagione 2010/11 raddoppia il proprio minutaggio (da 15.8 a 29.7) ed incrementa enormemente il proprio contributo alla causa portando in dote 13 punti e 9.3 rimbalzi di media.

The Polish Hammer
Ma la passata stagione è stata solo un semplice antipasto rispetto alle medie sontuose di quest’anno: doppia doppia di media (16.6 punti, 9.9 rimbalzi, 1.5 stoppate a partita) in 33 minuti di media con il 56% di tiro dal campo (quarto dietro a Chandler, Bynum e Howard), ed ottavo per rimbalzi a partita. Il tutto condito da 25 doppie doppie.
E come se non bastasse, nelle ultime undici partite Gortat è andato in doppia cifra nove volte, ha messo a referto in quattro occasioni almeno 20 punti.

Grazie sopratutto ai problemi di infortuni dei Nuggets e alla mancanza di continuità di Houston e Utah, la squadra di Gentry si è ritrovata immischiata nella battaglia per l’ultimo posto valido per i playoff e se al contributo del polacco si aggiunge il recente exploit di Shannon Brown, le solide prestazioni di Nash, Hill e Dudley, unito ad una gestione tecnica eccellente, si può seriamente aggiungere i Suns alla lista dei partecipanti al “mini torneo” che assegnerà nelle prossime partite gli ultimi posti ai playoff.


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