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The Wolf of Palazzo Chigi

Creato il 16 febbraio 2014 da Ilpescatorediperle
Tutto accadde a San Valentino. Amanti non lo sono stati mai: «Io non mi voglio sposare, io voglio solo divorziare», sembravano dirsi, come in quel film di Woody Allen, non a caso intitolato Love and Death. E così Matteo Renzi, dopo aver hashtaggato serenità, ha ritirato la fiducia al governo di Enrico Letta, che si è dimesso. Sono partite le consultazioni. Quelle imbarazzate coi pregiudicati (a proposito, «Vedrete, il governo lo farà cadere Renzi» lo diceva Berlusconi mesi fa); quelle imbarazzanti, in piazza, con quell’eterno ritorno delle Assemblee d'Istituto che è il Movimento 5 Stelle.L’esito già scritto è l’incarico a Renzi, che già lavora al suo governo, a km zero ma a lunga conservazione. Nessuno nega la legittimità del futuro ministero. Non sono i governi, in Italia, a passare dal voto, ma i parlamenti, e questo lo è come tutti gli altri, sia pur con una legge ormai dichiarata incostituzionale. Però è molto difficile pensare che chi ha votato Renzi alle primarie Pd volesse questa soluzione.Che tra l’altro dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, quanta poca voglia di fare il segretario avesse il Matteo fiorentino, e quanto considerasse il voto dell’8 dicembre un passaggio da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi. Se non è questa una «manovra di palazzo», non so come chiamarla.Io, a questo punto, avrei voluto che le cose andassero come Renzi cianciava fino a pochi giorni fa: sostegno a Letta fino a inizio 2015, per cambiare legge elettorale, Senato e Titolo V, e poi via ad elezioni. Renzi invece ha scelto la via che lo avvicina di più al suo acerrimo nemico D’Alema: la staffetta senza voto. Gli auguro che le europee non gli siano fatali come le regionali del 2000 al suo predecessore.Staremo a vedere. Renzi è carico al massimo, giovane, ambizioso. È il Jordan Belfort della politica italiana - con Baricco e Farinetti nel ruolo di Mark Hanna. Ma in fondo la strage di San Valentino è anche l’inizio di A qualcuno piace caldo.Forse, alle prossime elezioni, sarà l’intero Pd a dover scappare en travesti. E Billy Wilder purtroppo non c’è più.Nobody’s perfect.da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com

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