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Ti mangerei!

Da Birdin
Ieri sera ho visto Jamie Oliver, nella serie "In USA: la mia rivoluzione". Jamie si trovava nel West Virginia, a Huntington, una città col primato di obesi e persone decedute a causa della cattiva alimentazione. E per cattiva alimentazione non si intende latte in polvere allungato con acqua infetta, cibi reperiti dalle discariche a ridosso di favelas e bidonvilles o piantagioni infestate dai pesticidi delle produzioni multinazionali. Lì si muore a causa della quantità. E a causa del fatto che lo strumento più usato in cucina sia la friggitrice. Niente frutta, niente verdura, niente carne o pesce che non sia precotto e sapientemente addizionato di conservanti. Questo perfino nelle mense scolastiche dove purtroppo a tutto ciò si aggiunge lo spreco, ovvero una quantità enorme di cibo-spazzatura che si trasforma nel giro dei pochi minuti del pranzo in spazzatura e basta. A riempire i cassonetti.Questo non per scandalizzarci nè per cadere nella stupida retorica di quanto male c'è negli USA. Io credo che di fronte a un problema tanto dramamtico e paradossale,  sia necessario chiederci quanto ci riguarda, senza sentirci nè più bravi nè immuni dalle tentazioni. Un po' riguarda anche noi e certe abitudini alimentari sempre più diffuse perchè salva-tempo, salva-moneta...La bella notizia però (perchè a quelle io non riesco a rinunciare mai!) è che da noi, oltre ai fattacci volgari in bilico tra cronachetta e politica del surreale,  ci sono anche progetti e iniziative davvero di grande valore, rivolte ai bambini, alle loro scuole e alle famiglie. Come per esempio il progetto realizzato nelle scuole del XX Municipio di Roma, raccontato nel libro Ti mangerei! La cultura nel piatto di Isabella Papagni. Il libro è stato pubblicato dalla bellissima casa editrice Sinnos, creata nel 1990 da una coopeativa nel carcere di Rebibbia, che offre un catalogo da comprare al completo, anche per le meravigliose illustrazioni!L'iniziativa è nata per offrire la possibilità a bambini, educatori e genitori di recuperare le ricette di casa, dei piatti buoni e semplici. Il cibo per stare bene, ma anche il cibo per condividere. E non poteva essere alrimenti visto che le scuole della capitale accolgono numerosi bambini nati a Roma, ma con origini dell'altro mondo. Così si recuperano le ricette dei nonni lontani, spesso mai visti e si fanno consoscere agli amici, che a loro volta recuperano e condividno tradizioni e sapori.Nel libro ci sono ricette che prometto di provare e raccontarvi quanto prima, perchè irresistibili!  Pasta fucsia, hummus nido, bigos, parrozzo...L'ultima parte è dedicata alla didattica, ovvero mangiare, bere, odorare, toccare per aprirsi al mondo e imparare giocando.Vi lascio, stavolta non con una ricetta, ma con una delle fiabe inventate dai piccoli protagonisti del progetto e riportata nelle prime pagine libro. Happy end!
Ti mangerei!  Ti mangerei!  Ti mangerei!
I cibi vanitosi
 La mamma di Marco ogni fine settimana va al supermercato e fa una bella spesa grande. Il frigorifero è pieno di cose buone: salame, prosciutto, formaggi. Domani però ci sarà una gran festa e la mamma ha comprato una bottiglia di spumante, un vasetto di caviale e una confezione di salmone, che si mettono a parlare fra di loro. Il salame e la mortadella dicono:"Fatela finita voi tre!" Lo spumante risponde:"Noi siamo cibi prelibati e non vogliamo stare qui con voi". Lo spumante dice:" Io sono francese e voglio essere chiamato champagne!". Il caviale e il salmone dicono: "Allora noi siamo nobili perchè dobbiamo stare vicino a tutti voi?". Le bistecche rispondono:"State calmi, tanto tutti siamo alla stesso modo, mangiati!". I tre rispondono:"Certamente, ma noi siamo i migliori, quelli speciali, quindi siamo noi i favoriti!".Arriva Marco in cucina, apre il frigorifero e dice:"Mamma ho fame, voglio una merenda speciale!". Lo spumante, il caviale e il salame si mettono in mostra ma Marco prende due bei pomodori rossi e del basilico. La mamma bagna due fette di pane e dice:"Ecco qua un bel piatto di panzanella, una merenda speciale!". Nel frigorifero i tre cibi vanitosi restano in silenzio, il cibo è tutto buono e speciale e lo sa bene chi purtroppo non ne ha     Igor 

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