Togliti…la carne…e tieni la maschera.

autore Katia 20 Feb.

La parola carnevale deriva probabilmente dal latino carnem levare, cioè, eliminare la carne, poichè nell’antichita’ indicava il banchetto che si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.

Le celebrazioni carnevalesche, benchè facciano parte della tradizione cristiana, affondano comunque le radici in festivita’ molto antiche, per esempio, nella tradizione magico-naturale della civilta’ assiro-babilonese: qui, dopo poco l’equinozio di primavera, 21 marzo, veniva rappresentato il processo di fondazione del cosmo con una grande processione, dove erano rappresentate in modo allegorico le forze del caos che cercano di impedire la creazione dell’universo.
Al centro di questo corteo c’era un grande carro su cui sfilavano le divinita’. E ancora, per i festeggiamenti della dea Iside, in Egitto, venivano utilizzati gruppi mascherati.
Durante le Antesterie, feste in onore di Dioniso, divinita’ della mitologia greca, si poteva assistere al passaggio di un carro sul quale c’era la figura che avrebbe dovuto allestire il cosmo dopo il caos primordiale.
Nell’antica Roma, i festeggiamenti in onore di Bacco, chiamati Baccanali, si svolgevano lungo le strade della citta’ e prevedevano già l’uso di maschere, tra fiumi di vino e manifestanti danzanti.
Durante i Saturnali romani, le feste in onore di Saturno, l’ordine sociale era sovvertito: gli schiavi potevano considerarsi temporaneamente degli uomini liberi, e come questi potevano comportarsi. Famosa era,  la festa dedicata a Cerere e Proserpina, che si svolgeva durante la notte, in cui i giovani e vecchi, nobili e plebei si univano nei festeggiamenti…da qui, ma lo dico io- il detto togliti la maschera- ovvero, almeno una volta all’anno, forse proprio a Carnevale, per alcuni, la maschera andrebbe anche tolta… tanto alla fine, non se ne accorge nessuno…