20 febbraio 2014 • Interviste, Vetrina Cinema
“I film e le serie tv li guardo in lingua originale e con i sottotitoli in italiano”. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase pronunciata con un certo snobismo, e a volte anche con un certo disprezzo, nei confronti del doppiaggio italiano? Oggi al cinema ha deciso di approfondire la storia di un vero e proprio maestro del doppiaggio, Tonino Accolla, scomparso il 14 luglio del 2013.
Nato a Siracusa nel 1949, Accolla è entrato nel cuore degli italiani per aver doppiato, tra i tanti, Eddie Murphy e “creando” la celebre risata che poi sarebbe diventata uno dei suoi marchi di fabbrica e biglietti da visita. Tra gli attori a cui Accolla ha prestato la voce ci sono anche Billy Crystal, Tom Hanks, Mickey Rourke, Ralph Fiennes, Hugh Grant, Rick Moranis, Jim Carrey, Ben Stiller, Tim Curry e Gary Oldman. Pochi ma importanti sono, invece, i personaggi animati doppiati dal doppiatore. Indimenticabile il doppiaggio dei personaggi di Timon nel classico Disney Il Re Leone e di Mike in Monsters & Co. Ma è grazie ad un altro personaggio, divenuto come una seconda pelle per Accolla, che abbiamo apprezzato tutta la sua bravura e la genialità.
Tonino Accolla
Come avrete capito, il personaggio in questione è quello di Homer nella fortunata serie televisiva I Simpson. A far capire il legame indissolubile che univa il personaggio di Homer alla sua voce italiana sono le sue parole espresse a riguardo: “Lui non entra nei miei incubi, lui mi fa felice, mi fa ridere e mi diverte. Gli voglio bene perché è una persona sincera. Io dò a lui una forma di sincerità ed è questo che convince”. Quando gli chiedevano: “Come hai fatto a scrivere come Spider Pork? La risata di Eddie Murphy?” , lui rispondeva in maniera spontanea: “Eh che ne so? Voi chiedete a Maradona come fa a palleggiare? E’ un puro atto di fantasia!”.
L’estro e la fantasia di Tonino hanno addirittura arricchito I Simpson, essendone lui stesso direttore del doppiaggio. Accolla ha saputo trasformare espressioni dalla difficile traduzione, come “Why you little” in “brutto bacarospo”, ha creato il “Mitico!” di Homer, che in lingua originale è semplicemente un urlo. Accolla e Homer era un amore diventato indissolubile, quasi come se fosse un matrimonio. Durante l’ultima stagione da lui doppiata de I Simpson, tutti avranno notato la difficoltà che il doppiatore mostrava nel prestare la voce ad un Homer irriconoscibile, ma che l’amore per il personaggio lo “obbligavano”, in un certo senso, a non mollarlo, nonostante i problemi di salute. E se la sostituzione di Liù Bosisio e di Ilaria Stagni ha dato una bella mazzata alla serie, la scomparsa di Tonino Accolla sembra sancire un drastico cambiamento e declino per la versione italiana della serie.
Ecco, è bastato fare il nome di Accolla e tutti noi ci rendiamo conto di quanti artisti con la A maiuscola si celino dietro una sala di doppiaggio e che sarebbe impossibile criticare. Tonino era l’emblema del perfezionismo, il simbolo del paradosso che il doppiato può superare l’originale. Lo stesso Eddy Murphy in un’intervista ha speso parole dolci nei confronti della sua voce italiana dicendo: “E’ più bravo di me!”.
Artisti come Accolla ci portano alla mente altri esempi storici e mostri sacri del mondo del doppiaggio, come Ferruccio Amendola. Amendola, Accolla, e tantissimi altri che avremo il piacere di conoscere, ci aprono e ci apriranno le porte per addentrarci verso il magico mondo del doppiaggio e speriamo di poter far ammettere, anche ai più scettici, che il doppiaggio è una vera e propria arte, senza dimenticare però che l’originale, se compreso senza sottotitoli, resta quasi sempre qualcosa di ineguagliabile.
Di Francesco Sciortino per Oggialcinema.net
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