Nuovo appuntamento con la selezione degli articoli che più mi hanno colpito la scorsa settimana dai “Blog Italiani nel Mondo”, come sempre in ordine di uscita:
♣ “Four season for one mont” del blog “Riru Mont in Glasgow
Un post bellissimo pur nella sua brevità, pieno di poesia, bellezza, sentimenti, cuore e voglia di conoscersi dentro per davvero. Per capire e andare avanti. Scrive l’autrice:
“È stato un atto d’amore aprirmi alle stagioni dopo una vita di primavera, diventare autunno per imparare a fiorire davvero. Mentre aspetto l’equinozio sono contenta dei giorni più lunghi e mi mantengo mite, mi preparo al disgelo, non piovo da un po’.”
♣ “7 weeks notice…” del blog “Baby at the city” dal Texas
L’autrice ci parla di uno dei lati difficili dell’espatrio: quando è il momento di tornare in Italia perché scade il contratto aziendale per il quale si è volati all’estero, ma non ci si sente assolutamente pronti a tornare indietro. Perché si ha la netta sensazione di non aver ancora completato l’esperienza. Scrive:
“E inoltre, non abbiamo visto abbastanza, non abbiamo fatto abbastanza, le bimbe non sono ancora abbastanza grandi da aver acquisito e metabolizzato la consapevolezza di aver avuto per le mani una grande occasione.”
♣ “La prima sensazione…” del blog “I Cerruti in India si trasferiscono negli States” dalla California
Un bel viaggio fra le sensazioni, gli odori e le impressioni dei primi momenti dell’autrice in ogni luogo del mondo in cui si è trasferita con la famiglia. Francia, Giappone, India e Stati Uniti. Mondi così inevitabilmente diversi dove anche le prime impressioni hanno subito rivelato quanto sarebbe stata differente la vita lì. Scrive:
“Spesso si dice che la prima impressione è quella che conta, e in espatrio si sa come sia importante partire con il piede e l’entusiasmo giusto. Quello che ci balza agli occhi, al naso e al cuore nei primi attimi, nei primi giorni è talmente fondamentale per dare il ritmo al seguito della storia, tutto rimarrà lì indelebile a ricordarci sempre com’è stato quel primo arrivo, quel primo giorno, quel primo impatto.”
♣ “Piccola lettera di San Valentino” del blog “Sir Koala Londinese” da Londra
Una bellissima lettera d’amore ad un amante speciale che ha portato all’autrice dolore e felicità insieme. Che l’ha messa alla prova, l’ha presa e lasciata, ma alla fine si è fatta amare sempre di più. Non vi svelo altro per non rovinarvi la lettura… Scrive:
“Perché nonostante le violenti litigate di questi anni, i momenti che mi hai fatto piangere e chiedere perché io perda tempo con te. Nonostante le notti insonni a rigirarmi nel letto, e le volte che mi hai fatto sentire sola … nonostante tutto questo, tu sei di quegli amanti che poi ti sorprende con qualcosa di unico. Tu, proprio nel preciso momento che sto per mandare tutto all’aria, tu te ne esci con qualcosa che mi fa cambiare idea. Tu fai qualcosa che mi fa innamorare ancora più di te”
♣ “Cose che cambiano all’estero” del blog EinEspressoBitte dalla Germania
Un post sull’espatrio che ci parla di quattro cose che cambiano quando si vive all’estero e che vuole riflettere su quanto sia facile giudicare per certe persone attraverso commenti sui blog e sui social. Giudicare chi va, giudicare chi resta. Nella maggior parte dei casi senza sapere nulla della vita della persona che si sta criticando. Mi piace riportare qui lo stesso passo di Pirandello con cui l’autrice chiude il post:
“Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.”
♣ “La poesia” del blog “Dietro le cose” dall’Inghilterra
Un breve post sulla poesia, quella piccola poesia delle cose semplici che se fa parte di te poi ti rimane dentro per sempre, pur nel tuo cambiare e nel tuo trasformarti da bambina a donna. Scrive:
“Da piccola volevo fare la poetessa e poi ho studiato ingegneria.
Ma poco importa.
Trovo poesia tutto intorno a me, anche in tanti testi di canzoni.”
♣ “Cosa mi manca dell’Italia, cosa mi mancherà del Giappone” del blog “330 giorni a Tokyo”
L’autrice si interroga su quale sia per lei veramente “casa” e si stupisce un po’ nel pensare che ciò che sente casa non è il luogo dov’è nata o quello dove stava vivendo prima di partire per il Giappone. In un precedente soggiorno giapponese, aveva pensato che Tokyo fosse il suo luogo nel mondo, mentre ora sente che lo è solo in parte. Così come altri luoghi che l’hanno vista crescere e cambiare. Scrive:
“E allora, cos’è per me “casa”? Un luogo in cui ho vissuto e che, in qualche modo, tiene stretta una parte di me. Un luogo del quale a lungo andare potrei stancarmi, ma che quando sarò lontana farà sempre sentire la sua mancanza. Un luogo in cui vorrò sempre tornare; e quando lo farò, sarà come non essermene mai andata.”
♣ “Questo tremendo amore” del blog “A modo mio” dagli Stati Uniti
Una lettera dell’autrice al marito piena di sentimenti in cui ci racconta la trasformazione di entrambi dal giorno in cui si sono sposati. Di come sia passata dal sentirsi una ragazzina all’essere madre di tre figli all’estero e di come il marito l’abbia aiutata a crescere in tante cose e sia sempre stato capace di sorreggerla. Scrive:
“Sai che un buon padre e un buon marito non nascono semplicemente con il matrimonio o con i figli, ma con tante prove ed errori, un forte slancio per cambiare e soprattutto molto, molto amore. Sebbene io mi sentissi molto sicura nel mio ruolo di madre già fin dall’inizio, mi rendo conto che in realtà non ero altro che una goffa apprendista.”