Magazine Salute e Benessere

Tormenti e difetti dei blogger

Creato il 18 settembre 2014 da Lasfinge
Tormenti e difetti dei blogger18/09/2014
Benché a rigore di logica ampliare il proprio pubblico di lettori non sia propriamente un imperativo categorico, casomai ipotetico, almeno secondo Immanuel Kant (il quale però non risulta abbia mai curato un blog in vita sua) bene dicevo: malgrado questo, riuscire ad acquisire visibilità è uno dei grandi tormenti di chi fa blogging e certamente il primo dei suoi imperativi categorici. Nessuno oserà contraddirmi in questo: quali che siano i motivi per i quali ci occupiamo di curare un blog siamo perennemente a caccia di lettori, convalide di ogni genere, anche morali e condivisioni in tutti i social.
Molti siti on line in effetti rappresentano attività commerciali e promozionali di vario genere di prodotti: alimenti, tecnologie, automobili, abbigliamento, attività, uffici o studi per offerte di servizi di tipo professionale e quindi con una funzione essenzialmente di tipo promozionale  (prodotti finanziari, tecnologici, culturali o  di specifiche prestazioni d'opera in ambito legale, di medicina estetica, arredamento, ideologie e partiti politici e così via) insomma sembra che non vi sia nulla che non sia suscettibile di attività di compravendita nel web, come nella vita del resto.
Ovviamente chi crea un blog per vendere qualcosa, se non altro ha le idee molto chiare (o crede di averle) sulle sue motivazioni: sa esattamente cosa vuole fare e perché lo fa.
Sono questi i mercenari o presunti tali del web.
Più complessa invece è l'interpretazione di chi nel web presenta se stesso e si limita ad offrire al pubblico i propri contenuti emozionali e di pensiero. Checché se ne dica, anche questa categoria di blogger è nutrita e ben rappresentata: ve ne sono tanti e sono quelli che vengono considerati e/o si considerano i creativi del web o sedicenti tali.
In realtà non esiste il mercenario puro e dubito anche che esista il creativo puro (benché la mia innata umiltà mi porterebbe ad identificarmi con questi ultimi) insomma non è che siamo impuri nel senso religioso del termine (poi se qualcuno di voi lo è saranno pure affari suoi) ma è che la realtà è sempre complessa. Anche i blogger creativi sono per lo più sponsorizzati da pubblicità ed anche i blogger mercenari devono essere creativi per forza, visto che la cattiva qualità non paga ed il maestro non si mette al lavoro perché ispirato, ma trova l'ispirazione perché sta lavorando.
Se nel Rinascimento fare il pittore non fosse stato un mestiere prezzolato e se non fossero esistite le botteghe artigianali dell'arte, oggi ci mancherebbero un bel pò di capolavori e dunque ....
Siamo tutti uguali? Ecco addentrarci in un argomento complesso  e spinoso: troppo facile ribattere che invece siamo tutti diversi! Anche questo è vero, non dico di no, ma il problema del blogger non è questo, quanto la sua popolarità ed il consenso che riesce a guadagnarsi.
Siamo allora tutti narcisisti? In parte anche si! Però anche generosi per spenderci in pubblico attraverso un blog.
Siamo tutti scambisti? Non so, la cortesia e l'attenzione richiamano cortesia a loro volta e forse non sempre è facile distinguere o è molto sottile il filo che separa la reciproca cortesia dal brutale baratto ...
Gli equilibri sono sempre circolari in natura e coinvolgono più di due soggetti e ben più di un rapporto binario e benché la relazione binaria sia un concetto matematico complesso, è appena elementare in confronto coi rapporti armonici degli equilibri naturali (anche quelli sociali non scherzano mica, quanto a complessità).
E voi che ne pensate? Fate blogging? Che tipo di blogger siete?

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :