Ho sempre guardato alla pasta di zucchero con un certo distacco, con la voglia di conservare in me il pensiero che "sì, prima o poi... ma ora no!".
Vi capita mai? Non solo in cucina, in generale, di trovarvi a pensare "mi piace da morire, ma al momento no, non fa per me"?
Ecco il mio approccio alla pdz, ormai l'acronimo è familiare a tutti noi che tra cucine vere e virtuali ci muoviamo, mi piace davvero tanto e mi regala l'impressione di piccole sculture a sormontare torte anch'esse scolpite e... talvolta perfette. Eppure sono stata per molto tempo inerte innanzi alla possibilità di fare la mia pdz.
Ci voleva un pomeriggio tra amiche, ci voleva ritrovarsi tra due celiache in preda all'estro creativo e alla fine di estro hanno ridestato il mio. Arzillo s'è presentato, il mio estro, e non mi aspettavo avesse tanto da dire, tanta voglia di restare a giocare con la nuova e appena conosciuta signorina pdz.
La mia cassata preferita ha colto in me barlume di volontà e zac, come un lampo, lasciando me e la riccetta a mangiar sue prelibatezze o per meglio dire delizie al doppio cioccolato, si è messa a trotterellare per la sua cucina e la pdz come per magia mi si è materializzata innanzi al naso.
Questo il risultato, dalla cassata fotografato per conservare l'attimo di mio estro... cissà se tornerà! Però son contenta, il I tentativo andava immortalato.
Ho portato a casa la pesciolina e il maialino (battezzato Riccardino) e oggi mi è sembrato giusto completare l'opera. Questa torta la dedico alla Fondazione Santa Lucia di Roma con la vivida speranza che non chiuda per mancanza di fondi! Così la decorazione è il mio augurio, il mio sorriso per tutti i bimbi che hanno difficoltà e che tra sorrisi e coccole di quanti li amano riescono ad essere gioia di vivere, argento vivo!
In bocca al lupo alla fondazione Santa Lucia di Roma.
Nota: ho usato la stessa ricetta della ciambella, le variazioni sono il latte al posto del brandy (dato che trattasi di ricetta per bambini) e le gocce di cioccolato al posto dell'uvetta.
Ingredienti per la torta:
250 g di Farina 00 (o farina mista a fecola in parti uguali)
100 g Zucchero a velo
3 uova
100 g Burro morbido
½ bustina Lievito per dolci
1 pizzico di Sale
1 cucchiaio di Latte
75 g di gocce di Cioccolato
Ingredienti per la crema:
1 Tuorlo
500 g di Latte
50 g di Cacao in polvere
20 g di Amido
20 g di Burro
60 g di Zucchero
80 g di Cioccolato, tavoletta al gusto preferito (io al latte)
Per il decoro:
Pdz – ricetta de La Cassata Celiaca
Coloranti alimentari in polvere
Pennellini, per dipingere
Vi racconto il "come fare":
In una terrina lavorate il burro morbido con lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto omogeneo e spumoso, quindi incorporate il cucchiaio di Latte. Aggiungete le uova una per volta e mescolando energicamente con una frusta, il pizzico di sale e poco alla volta la farina, per ultimo il lievito. Appena il composto sarà pronto, aggiungete le gocce di cioccolato e amalgamate dal basso verso l’alto con una spatola. Incorporati tutti gli ingredienti, imburrate e infarinate uno stampo da 24 cm di diametro e versatevi dentro il composto quindi cuocete in forno caldo a 180°C per 30 minuti circa. Intanto preparate la crema: in un tegamino e con una frusta, incorporate lo zucchero al tuorlo, poi aggiungete il burro morbido quindi il cacao in polvere. Continuate a incorporare gli ingredienti con la frusta, unendo poco per volta il latte e l'amido. Terminata questa operazione, mettete sul fuoco a cuocere, mescolando con un cucchiaio di legno, fin quando la crema non si sarà ben addensata. Spegnete in fuoco e unite alla crema la cioccolata in tavoletta, ridotta a pezzetti. Lasciate sciogliere un paio di minuti, quindi girate energicamente con il cucchiaio di legno per rendere la crema ben liscia. Lasciatela raffreddare un pò, tagliate a metà la torta che intanto i sarà raffreddata. Condite la torta, al centro, con la crema al doppio cioccolato e mettere infine il topper in pasta di zucchero.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di solidarietà per la Fondazione Santa Lucia