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Tra default veri e presunti

Creato il 17 luglio 2011 da Dagored
Tra default veri e presunti
La manovra finanziaria è stata approvta dai due rami del parlamento, come era stato previsto. L'ultimo voto è stato quello della camera dei deputati Venerdì scorso.
Non è stato un bello spettacolo, bissogna dirlo subito, vedere le lobbies di questa o quella corporazione strepitare per far togliere, riuscendoci, quelche provvedimento che avrebbe tagliato qualche privilegio alle stesse, e ancor di più vedere tutti i deputati e i senatori battersi come un sol uomo contro i tagli ai benefit loro riconosciuti.
Il risultato è stato quello che era stato previsto: una manovra tutta lacrime e sangue per le fasce di reddito medio basse (ma le medie tendono ormai irrimediabilmente al basso), mentre i privilegiati non solo continuano ad esserlo, ma incredibilmente battono ancora cassa, lamentando l'impossibilità di poter vivere decentemente con "appena" 11mila euro al mese, senza contare benefit, sconti, convenzioni, bonus e chissà cos'altro.
Tutto quello che si può dire ad oggi è che da quando la legge finanziaria è stata consegnata al Quirinale ad oggi la borsa italiana ha perso circa il 10% della sua capitalizzazione, mentre lo spread tra i btp italiani e i bund tedeschi ha raggiunto il massimo storico di periodo, a significare che, nonostante la manovra correttiva, i mercati finanziari internazionali continuano a scommettere sul default dello Stato italiano.
Del resto i media stranieri, quelli americani in prima fila, non fanno che ripetere da giorni che l'italia è ormai al livello della Grecia, seguendo nella chiara strategia di infondere sfiducia tra gli operatori finanziari. Ma per loro è anche un modo per deviare verso l'Europa l'attenzione dell'opinione pubblica, mentre continuano le trattative tra il presidente Obama per evitare il default degli stessi Stati Uniti d'America, mentre lo stato del Minnesota ha già dichiarato il prorpio. A finire l'opera sono i "consulenti" come Edward Luttwak, che per qualche strana ragione sono accreditati come esperti delle cose del Sud Est Europeo.
Non che Luttwak dica tutte cose senza senso, perché a parte il confondere il debito pubblico con il deficit, non ha tutti i torti nell'affermare che il vero problema è la credibilità del sistema politico italiano, che appare incapace di autoriformarsi e rinunciare agli incredibili privilegi che detiene e che fa dei politici italiani i meglio pagati al mondo, cosa rimarcata da tutti i media mondiali.
Naturalmente la situazione italiana e quella greca sono molto diverse e il nostro paese è molto più solido, ma la speculazione ha tutto l'interesse a fare di tutt'erba un fascio e magari far crollare il prezzo dei btp italiani al prezzo indicato, probabilmente per un lapsus freudiano dallo stesso Luttwak.
Adesso si aspetta con trepidazione la riapertura dei mercati di domani. Molti si attendono un ulteriore attacco alla borsa di Milano e, in ultima analisi, all'euro.
Saranno giorni di passione, che però l'opinione pubblica pare seguire con indolenza, probabilmente grazie alla poca informazione fatta dai media nazionali e dalla contemporanea partenza della stagione delle vacanze estive.
Speriamo solo che al ritorno a casa i più non finiscano per trovare sorprese estremamente sgradite.

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