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Tre parole: sole, mare e studio

Creato il 18 agosto 2013 da Maria Grazia @MGraziaPiem

Tre parole: sole, mare e studio

Non sono esattamente un’amante dell’estate, ma a volte capita di trascorrere giornate piacevoli perché sorprendenti e improvvisate. Come l’anno scorso, quando mi sono sentita abbastanza soddisfatta da scrivere un post-ricordo dell’estate 2012.
Quest’anno le cose sono andate diversamente, e a una settimana dalla fine delle ferie, posso dire che dell’estate 2013 ricorderò tre cose: Dublino, le giornate in spiaggia e lo studio. Sì, lo studio.

È stato un anno particolarmente ricco di rivoluzioni fuori e dentro di me, e prima di affrontare nuove prove professionali e personali, sfogo la frenesia del rinnovamento dedicandomi a letture nuove che mi aiutano a restare aggiornata e a soddisfare tante curiosità.
Come scelgo le mie letture? Mi sono chiesta innanzitutto quale sia il mio obiettivo e come raggiungerlo. È una fase piuttosto lunga, questa, perché richiede concentrazione, un po’ di lungimiranza e consapevolezza delle proprie potenzialità come dei propri limiti.
Superato il primo stadio, ho cominciato a individuare i canali da seguire e i materiali da raccogliere. Ecco il risultato:

Blog, riviste e racconti. Rispetto al passato, le mie letture quotidiane sono brevi, concise e multidisciplinari, per rispolverare un termine di scolastica memoria. Al posto di romanzi e corpose saghe nerd, sul mio comodino convivono i racconti di Hemingway, le fiabe in versione originale dei fratelli Grimm, brevi racconti di vari autori e riviste come Internazionale. Ovviamente non mancano blog e forum settoriali in cui si discute di web writing e si condividono gli aggiornamenti e i trucchi del mestiere. Prima o poi scriverò un post a riguardo, ma adesso posso dire di certo che la natura e la lunghezza delle nuove letture sta influenzando lo stile della mia scrittura.

E-book in vacanza

E-book in vacanza – Getty Images

E-book. Quello della carta resta un piacere insostituibile, ma gli e-book sono indispensabili se si hanno problemi di spazio, peso o particolari necessità. Come per esempio leggere l’ultimo libro elettronico scritto da uno stimato web writer, ricevere periodicamente i preziosi consigli di una copywriter di fama internazionale, e capire come si crea un e-book per potere, un giorno, scriverne uno. Chissà.

Saggi e libri professionali. Il primo libro professionale che ho studiato parlava di content marketing, ma Lavoro dunque scrivo di Luisa Carrada è stato il manuale che mi ha dato davvero quello che stavo cercando: un’accurata riflessione sulla scrittura, per il web e non. E poi ne ho letti e ne leggo tanti altri, perché è bello conoscere il dietro le quinte del lavoro dei professionisti che ho eletto miei punti di riferimento.

Questione di nicchia. Dopo aver individuato i ferri del mestiere più adatti alle mie necessità, è arrivato il momento di scegliere su quale nicchia investire e su cosa fare formazione. Ovvero, capire come adattare le conoscenze base del web writing alle esigenze degli utenti a cui voglio parlare. Credo di aver finalmente identificato il pubblico a cui rivolgermi, e per farlo al meglio il prossimo autunno seguirò un workshop organizzato da Internazionale per il Festival del giornalismo 2013 a Ferrara.

Ma questa è un’altra storia che vi racconterò strada facendo. Adesso è tempo di mare, sole e ultimi giorni di relax per essere pronta a tuffarmi in nuove appassionanti avventure, professionali e non. E tu, cosa leggi tra un tuffo e l’altro?


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