Ma questo non è il solo dato critico rilevato, infatti, anche il saldo primario, ovvero l’indebitamento al netto degli interessi sul debito pubblico, è risultato negativo in misura pari al 3% del Pil. Le uscite totali sono aumentate dell’1,3%, mentre le entrate sono diminuite dell’1%.Alla luce di tali analisi diventa quindi improbabile raggiungere entro la fine dell’anno l’obiettivo che si era prefissato il governo ad inizio anno, cioè di un deficit all’1,7%.
Sebbene bisogni considerare che tradizionalmente il primo trimestre è il peggiore dell’anno, non si può trascurare il fatto che ci sia stato un calo notevole derivante fondamentalmente da due fattori: l’aumento della spesa per interessi sui titoli di Stato ed il calo delle entrate causato dall’andamento negativo dell’economia reale. Lo spread con i titoli tedeschi resta saldamente sopra i 400 punti base, mentre l’economia peggiora mese dopo mese.
Maggiori informazioni circa le posizioni da prendere per frenare questo brusco decremento dell’economia si avranno, forse, in seguito al provvedimento sulla spending review.
<ol class="commentlist"><li id="comment-0"> <p><a href="http://www.facebook.com/1489691447">Mirko Zago</a>:</p> <p class="metadata">July 8th, 2012 at 12:50 am</p> Si parla molto di spending review come soluzione ad ogni male...ma siamo sicuri che sia sufficiente che la spesa pubblica sia tenuta sotto controllo per far avanzare l'economia di un Paese? Non servirebbe uno sforzo in più? </li></ol>