Mi piace fotografare, filmare, documentare. Mi piace sfogliare a distanza di tempo la galleria dei ricordi e rivivere attimi, emozioni, sensazioni, ritrovare persone e luoghi. Ricordare.
Chi mi conosce anche da poco ha certamente avuto modo di incontrare quel lato della mia personalità che amo definire di "paparazzo giapponese". La mia MitiKodak, la mia fedele fotocamera, mi segue ovunque. Da un po' è accompagnata anche dalla sorellina minore Sony, la videocamera. Non sono né una fotografa né un'artista, mi piace soltanto immortalare i ricordi.
Ed ecco che entra in gioco la citazione d'apertura.
Ciò che faccio io è documentare, fotografare, filmare per conservare traccia di un determinato momento. Deve essere a causa della deformazione professionale della mia anima archeologica.
Invece trasmettere emozione è una cosa completamente diversa.
È ciò che nel campo del video fa Alexander Galkin.
Un occhio attento, grande fantasia, indubbia abilità sono gli ingredienti principali. Straordinaria è la capacità di cogliere l'essenza delle cose, di farla propria e di ritrasmetterla sullo schermo. Ciò che maggiormente mi ha colpito fin da subito è l'attenzione ai particolari, a quelle piccole cose che magari pochi notano ma che fanno davvero la differenza, a cui pochi fanno davvero caso dandole a volte per scontate anche quando rappresentano la vera anima della visione più generale. Nei video di Alexander Galkin emergono soprattutto una profonda passione, una grande cura e una continua sperimentazione.
È proprio il caso di una persona che fa il proprio lavoro con passione. Già saprete che ritengo che la passione debba muovere il mondo, e quando incontro una persona che ama veramente ciò che fa, è per me una gioia immensa. Si verifica l'apoteosi quando questa passione viene comunicata anche al mondo esterno. Ci vuole emozione perché questa comunicazione avvenga, ci vuole amore, ci vuole empatia.
Ai video di Alexander Galkin questi ingredienti non mancano: l'emozione si trasmette e genera altre emozioni, sempre nuove e sempre forti.
Facendoti venire voglia di premere un'altra volta il tasto "play".