Sono la stessa persona o c'è qualcosa che li contraddistingue?
Fate una fotografia dell'uno e dell'altro e vediamo cosa ne esce fuori.
Ecco le mie fotografie:
TURISTA
- Accaldato in estate, coperto all'inverosimile in inverno.
- Macchina fotografica attaccata al petto, marsupio porta tutto, dallo snack ai soldi dentro il passaporto che mostra a destra e a manca
- non parla una parola della lingua del posto e non si prende il disturbo di provare a comunicare almeno in inglese
- fa chiasso sempre e ovunque
- è maleducato
- si aspetta di trovare tutto ciò che ha a casa sua ovunque
- cerca il ristorante della cucina di casa sua per poi criticarlo e dire che all'estero la sua cucina la...cucinano proprio male
- viene regolarmente impollato quando compra i souvenir
- si permette commenti a voce alta su tutto ciò che lo circonda convinto che nessuno lo capisca (e magari è italiano ed è in spagna...)
- tendenzialmente è un animale da resort
- è perfettamente ambientato al luogo dove va grazie ai suoi vestiti acquistati in loco, possibilmente poi da sfoggiare a casa ('ma non hai caldo con quella cosa di lana?' 'ma scherzi? l'ho comprata al Suq di Marrakesh e li faceva anche più caldo, è termoisolante!')
- Ha una macchina fotografica professionale che porta in uno zainetto minimal e una telecamera minuscola super hightech che tira fuori e all'occorrenza appiccica in testa mentre fa kytesurf (spesso il viaggiatore è molto sportivo all'estero come a casa)
- prima di partire impara almeno i saluti, chiedere dov'è un luogo, acqua, cibo e qualche frase simpatica nella lingua del luogo di destinazione
- è silenzioso quando deve esserlo, è chiassoso quando deve esserlo, non disturba la vita del luogo, ci si vuole integrare
- cerca sempre di rispettare tutto e tutti
- si adatta alle condizioni che trova nel posto dove arriva, è pronto al caldo e al freddo e a non lamentarsene (salvo poi svenire all'improvviso per condizioni avverse. Ma senza lamentarsi)
- Aborrisce tutto ciò che gli ricorda la cucina di casa sua. Vuole solo cibi locali, se cucinati da locali in luoghi non turistici ancora meglio. E' pronto a tutto. Insetti compresi.
- I suoi souvenir sono cose improbabili che a volte non capisci nemmeno esser souvenir. Tipo un sacchetto di erbe. Poi ti spiega che sono le erbe per farci un liquore. O una saponetta. Che in realtà devi mangiare.
- Commenta in maniera tranquilla e non fa facce troppo meravigliate per ciò che vede intorno a se. Poco poco, pochissimo cool...
- Rifiuta il resort come se fosse la casa del diavolo
Ecco le principali differenze tra turista e viaggiatore. Ovviamente tutti noi vogliamo esser viaggiatori, perchè fa figo, perchè fa la differenza, perchè il turista è la pecora e il viaggiatore il capobranco...
Già, lo vorremo essere ma quanto spesso cadiamo nel turista?Che poi, non tutto ciò che è del mondo 'turista' è così deprecabile. Per esempio a me stare nei resort piuttosto che negli ostelli dove conosci un sacco di persone però hai il letto pulcioso non è che mi dispiaccia. Poi non è detto che il turista vada per forza nel resort e il viaggiatore nell'ostello pulcioso...Ma sul binomio resort-altra sistemazione parleremo in altro post.
Ora esaminiamo il turista e il viaggiatore.Quanto di queste figure risiede dentro di noi...?
Io per esempio ho una paura folle di venir impollata quando compro le cose o escursioni...
Sarà perchè quando ero in crociera ai Caraibi ho comprato felice un'escursione nel galeone dove hanno girato il primo 'pirati dei caraibi' e:
- era minuscolo
- la simuazione di lotta tra i pirati nella nave e gli inglesi a terra si è ridotta a 4 colpi di cannone fasullissimi
- tra tutti i marinai solo uno era degno di nota, gli altri erano tutti simili a Spugna, il mozzo di Capitan Uncino della Disney
- non c'era traccia alcuna di Johnny Depp (ok, questo lo sapevo da prima, ovvio che Johnny non si spreca per 120 dollari su un galeone dove forse ha messo piede, però la speranza è l'ultima a morire, no? E io mi accontentavo anche di un sosia!
L'opzione gesti in molti casi è la migliore, anche se sai la lingua.Come a Valladolid, in Messico, dove una vecchietta che aveva uno stupendo intrico di rughe sul viso mi voleva vendere dei fazzoletti ricamati da lei, ma era talmente senza denti che forse anche se avesse parlato italiano non l'avrei capita...Beh, ci siamo capite a gesti, probabilmente le ho dato più soldi di quanto chiedeva (insisteva per darmi il resto) ma era una cifra così irrisoria che le ho chiuso il resto nella mano e gliel'ho appoggiata al petto e lei con l'altra mano mi ha toccato la fronte dicendo chissà cosa...Beh, mia mamma ha temuto che mi avesse lanciato chissà quale maledizione, ma io ho solo sentito un gran calore dentro me e quel fazzoletto con sgargianti fiori ricamati lo conservo ancora...