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Twitter brucia lo scoop al New York Times

Creato il 11 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il social network Twitter batte in 140 caratteri il New York Times. Notizia bruciata. Lavoro buttato.
È il risultato dell’ansia da scoop.
Tutto parte dall’inchiesta della giornalista del New York Times Andrea Elliott, che da settimane stava lavorando a un’inchiesta sui senzatetto di New York.
Una realtà, quella degli homeless, che di per sé non avrebbe nulla di nuovo. Se non fosse per una cifra.
Tra le strade della Grande Mela chiedono l’elemosina 280 bambini.
Un numero che si ottiene solo con decine di giorni di ricerche e inchieste. Gettate all’aria dalla tentazione più grande che un giornalista possa avere: dire a tutti di avere uno scoop.
Forse voleva attrarre pubblico (sicuramente) oppure porre l’attenzione su un problema sociale (meno probabilmente). Fatto sta che la capo servizio politico Carolyn Ryan non ha resistito.
Preso il suo smartphone ha twittato che il New York Times aveva una storia sensazionale, pronta per essere pubblicata. Da lì, il finimondo.
E’ stata questione di poche ore: il Las Vegas Sun trova lo scoop grazie a un giro di contatti e la schiaffa in rete. BuzzFeed la riprende: “Abbiamo trovato la notizia che tutti cercano”.
Lo scoop della Elliott svanisce in pochi secondi, e poco serve il retrofront del BuzzFeed, che subito elimina l’articolo caricato. La “storia sensazionale” smette di essere tale. Giorni di lavoro svaniscono nel nulla.
Twitter batte la carta stampata 140 a zero.


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