Quando si parla di America Latina, inevitabilmente il pensiero di ogni fumettomane si rivolge all’Argentina, il paese che ha dato origine alla gloriosa scuola da cui sono usciti i maestri Hector G. Oesterheld, Juan Zanotto, Ricardo Barreiro, Robin Wood, Carlos Trillo, Eduardo Risso e tanti altri. Eppure anche il resto del Centro-Sud America non è stato da meno, nel produrre maestri, si pensi ai brasiliani Mauricio de Suza e Miquelaxo Prado, ai peruviani Pablo Marcos e Boris Valejo, al cileno Arturo Perez Del Castillo, ai cubani Amengual e Juan Padron Blanco, ma non dimentichiamoci del grande Alberto Breccia, che era nato in Uruguay, pur essendo poi asceso al successo in Argentina. In tutti questi paesi la povertà, unita alla scarsa considerazione del medium fumetto, ha impedito spesso l’affermarsi di una vera e propria scuola fumettistica. Inoltre anche l’Argentina, che prima era una nazione ricca e florida, è stata colpita da una crisi economica che ha portato, fra le altre cose, al fallimento di molte case editrici. Attualmente ha chiuso i battenti persino una rivista storica dell’historieta argentina, come Skorpio, mentre Fierro, altra mitica testata, esce solo una volta l’anno come allegato al quotidiano La Pagina.
Nonostante tutto, in varie parti del continente, compaiono appassionati e autori di fumetti che sono pronti a rimboccarsi le maniche per continuare a produrre letteratura disegnata. Sono nati così tanti gruppi di disegnatori e sceneggiatori, come il Collectivo Balazo in Messico, riviste come La Duende in Patagonia, Etnica in Venezuela, El Gallito Inglés ancora in Messico, ecc..
Qui vi proponiamo un’intervista a Camilo A. Triana C., un disegnatore, animatore e caricaturista colombiano, che ha animato per un certo periodo un team di fumettisti, noto come Clan Nahualli, e che ora continua a portare avanti in solitario i progetti nati con il Clan.
Quali sono le origini del Clan Nahualli?
Clan Nahualli è un progetto nato per essere inizialmente un gruppo dedicato a fumetto e illustrazione nello spirito della nona arte. I migliori e i più professionali sarebbero stati destinati a fare molta esperienza e nel caso nel paese non ci fosse stata una grande industria del fumetto, avrebbero potuto rivolgersi al resto del mondo.
Il gruppo nacque il 31 luglio 2008 nel paese di Chia e nella città di Bogotà, in Colombia. Nato dalla chiamata di Camilo A. Triana C., il quale diede vita insieme a Henry Diaz e Giovanni Nieto a Nahualli Comics che poi cambiò nome in Clan Nahualli. Il Clan ora consiste solamente nel creatore Camilo Triana, siccome gli altri membri hanno deciso di seguire ambizioni personali.
Il Clan Nahualli è accreditato per tre anni e mezzo di lavoro ininterrotto, la creazione di dieci storie autoconclusive: EDDIE-X, La Historia de un Metalero Sideral (2008), Peor Trabajo del Mundo (2009), Don Basman, el Caballero de la Capa Raída (2009), Llamados Sin Retorno (2009), Vampiro (2010), Cuento de Guerra (2010), En Otro Cuento (2010), Libertad en el Amazonas (2010), El más Malo (2010) e NAHUALLI, Plenilunio Alfa (2011). Quattro pubblicazioni internazionali (Argentina su Blog HP 1 e 2. Editorial La Duendes e in Venezuela con Maria Lionza di Comic Mitos Urbanos e ÉTNICA vol. 1 “Antología de Historietas Latinoamericanas” di Etnica Estudio), una nazionale (Don Basman Magazine in collaborazione con Gamers On) e una digitale in Serbia (rivista virtuale KIKS.) Inoltre ha vinto un premio come “miglior fumetto” alla CALICOMIX 2010, numerose partecipazioni a mostre in varie parti del paese e del continente come pure numerose menzioni su siti web e su organi di stampa.
Puoi parlarci dei vostri personaggi? Vampiro, Eddie X, Don Basman e gli altri. Quali artisti ti hanno maggiormente influenzato? Com’è la situazione attuale del fumetto colombiano? Riferimenti: E' necessario il Flash Player ed un browser con supporto JavaScript.
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La parola ha un grande significato nel mondo precolombiano dei nostri antenati. Fra i Maya centrali e gli Azetchi , Nahual o Nahualli era definito come: “Uno dei più importanti sciamani Nahua, considerato un saggio con i poteri soprannaturali per trasformarsi in vari animali, era un serio e rispettato consigliere“, mentre Ruiz de Alarcon, uno scrittore dell’epoca della conquista delle Americhe, spiega che il significato etimologico del nome è “nascondere dietro qualcosa che distrae “. Dopo aver saputo da dove viene la parola “nahualli”, l’abbiamo mescolata con la mitologia europea sul lupo mannaro, dando vita all’immagine di un creatore del gruppo, quasi come fosse una specie di totem, mezzo lupo e mezzo giaguaro, protettore e guardiano della nostra arte .
Noi vogliamo sempre tenere a mente che prima ancora che creare personaggi, vogliamo raccontare storie, ma ovviamente i personaggi di queste storie guadagnano importanza e rilevanze nei cuori dei lettori.
EDDIE-X: un tributo alla mascotte degli Iron Maiden, incorporando lo stereotipo del fanatico radicale dell’heavy metal. E’ un extraterrestre che viaggia nella galassia, rompendo il culo a quanti non sono fedeli al Dio Metal.
ARRANGES PIPES, becchino e Morte: trio tragicomico che discute del peggior lavoro del mondo secondo il proprio punto di vista (e a seconda di quanto sono ubriachi).
DON BASMAN: antieroe che agisce quasi come un mercenario in una metropoli chiamata “Ciudad Bogótica”con severa irritabilità e stress. Un esempio di umorismo nero, popolare e acido.
VAMPIRO: visione utopica di un uomo comune, stufo della vita di ogni giorno.
FRANCO: una sorta di Frankenstein bambino, che cerca un compagno simile a sé , ma più semplicemente di ricollocarsi nel mondo, dopo la perdita di suo padre, il quale aveva apparentemente creato un mondo di fantasia apposta per farci vivere il figlio e fare in modo che si sentisse accettato. In pratica una collisione con la realtà.
Le mie influenze vengono maggiormente dal genere umoristico che è strettamente legato al mio lavoro di cartoonist e caricaturista. Ho una grande ammirazione per la scuola franco-belga: Uderzo, Goscinny, Morris, Peyo, Roba, Tabary, Ibañez, includendo classici e contemporanei: Diaz Guarnizo, Crissé e Keramidas. Ammiro anche autori come Bill Watterson, Dirk Browne e Sergio Aragones. Ognuno di loro per la propria forza narrativa. Anche se per ognuno di essi differisce il livello tecnico e il concetto che ha di humour, l’autore provvede sempre generosamente a quello che noi vogliamo, cioè “buon umorismo narrato.”
Voglio anche menzionare per la loro qualità artistica e narrativa, senza un particolare ordine, Mignola, Breccia, Fontanarrosa Tabaré, Moebius, Alex Alice, Pratt, Meglia, Madureira, Ramos, Alessandro Barbucci, Barbara Canepa e i più recenti lavori argentini di Aguado, Aballay, Feliciano Zecchín e Alejo Valdearena.
Nel paese attualmente c’è una grosso interesse per questo argomento, tardamente dovuto alla proliferazione di gruppi di vario genere relativi al fumetto, come quelli legati ad autori e ad eventi internazionali, quali il Salón internacional de Historietas y Caricaturas de Cali – Colombia Calicomix (diretto da José Campo) , La muestra de Comic sin Frontera des Pereira (Nelson Zuluaga) e El Festival Internacional de Comic Entrevinetas (Rivista Larva). Ha contribuito anche l’organizzazione di mostre come Hall of Comic Universidad Nacional de Colombia (Bernardo Rincón – Cartoon Virtual Museum of Colombia) con due edizioni che hanno girato la nazione in differenti città, mostrando la storia del fumetto da varie angolazioni. E’ da menzionare poi il buon lavoro nel promuovere e pubblicare materiale da parte dei vari comic book club in varie parti del paese, per esempio l’uscita del Luis Angel Arango Bib a Bogotà (Pablo Guerra) e del Larva Magazine in Armenia.
Penso che lo scopo sia quello di creare un forme movimento di cultura del fumetto nel paese, me è difficile far fronte a radicati impedimenti come è accaduto alla televisione nelle generazioni passate, se pensiamo che il lavoro degli artisti è considerato vago o vizioso e ottiene poco rispetto. E’ persino contro la legge! La Legge 98 del 22 dicembre, 1993 dice: “A seguito dell’articolo 1. Risoluzione No. 1508 del 23 ottobre 2000, nel quale si stabiliscono le procedure per determinare il carattere scientifico e culturale di libri, riviste, cataloghi, serie collezionabili o di pubblicazioni cartacee o attraverso sistemi elettromagnetici. Si escludono dalle definizione succitata oroscopi, fotoromanzi, pubblicazioni di moda, pornografiche, fumetti, cartoni e giochi di abilità. ” (preso da actualicese.com/editorial/recopilaciones/IVA/revistas.html)
Questa legge potrebbe aprire i paletti ad ogni tipo di anarchia e di deboscia e andrebbe perso il vero messaggio che noi vogliamo dare, formando una cultura del fumetto, però potrebbe frenare le persone non qualificate che vorrebbero riversarsi nel nostro ambito di lavoro. Abbiamo inoltre il problema del nostro beneficio economico e dei monopoli abusivi legati alla distribuzione del materiale stampato.
In generale sembra esserci un buon ambiente creativo. Il problema è sempre la stampa e la distribuzione, ma abbiamo l’opportunità di cercare talenti e potenziare la tecnologia in modo da trovare una spazio e una migliore reputazione in patria e all’estero. Lo sguardo sul futuro resta però incerto.
Camilo Triana, il blog: trianacartoon.blogspot.com
Camio Triana, portfolio: camilotriana.daportfolio.com
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