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Un altra inchiesta nel dopo-sisma dell’abruzzo : i sistemi antisismici sono illegali

Creato il 13 gennaio 2011 da Madyur

I settemila isolatori sismici installati nelle 185 nuove palazzine realizzate dal Governo Berlusconi sono illegali. La Protezione Civile , che ha gestito la costruzione, è sotto inchiesta. Due esponenti al vertice del Dipartimento sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura aquilana con l’accusa di frode nelle pubbliche forniture. Si tratta di Gian Michele Calvi , del Progetto C.a.s.e. che attraverso un consorzio della Protezione Civile ha gestito tutti gli appalti, e di Mauro Dolce , capo dell’ufficio sismico del dipartimento.

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Ad accusarli un dossier del Gico (gruppo di Investigazioni sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza) de L’Aquila , con all’interno decine di documenti sequestrati sia presso il Dipartimento delle Opere pubbliche del Ministero delle Infrastrutture , sia presso la sede delle Protezione Civile.

Nell’accusa c’è soprattutto una lettera inviata alla presidenza del Consiglio dei Ministri da una società che ha partecipato alla gara d’appalto per gli isolatori termici ( la Tis spa) . “Il prezzo di gara è stato orientato in modo da condizionare la fornitura solo sulla scelta del friction pendulum ( fornito solo da due aziende in Italia, Alga e Fip, che poi si sono aggiudicate l’appalto per 13 milioni di euro) – e ci riesce veramente difficile credere che ciò sia stato fatto senza cognizione di causa. Ciò sta a palesare una precisa volontà per forzare una tecnologia nuova per imporla sul mercato come unica soluzione possibile. Ci sembra dunque davvero avventato affidare l’intera iniziativa per L’Aquila ad una tecnologia che ha evidenti limiti”.

La lettera continua con un elenco dettagliato di questi limiti. Si accusa che sono state utilizzate tecnologia non sperimentate eludendo l’interesse della collettività. Una tecnologia omologata in Italia solo dopo la realizzazione delle case del Governo post-sisma. Non c’erano al momento dell’installazione del progetto C.a.s.e nemmeno le prove e i test di laboratorio che ne accertassero il funzionamento e le reazioni dovute ad una simulazione di terremoto. L’Aquila è stata usata come cavia.


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