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Un'estate calda

Creato il 03 settembre 2012 da Selena
E tutti a lamentarsi del caldo che faceva. Ma diciamolo, seriamente, non facesse caldo che estate sarebbe? Perché forse ci sono abituata, perché a 35ºC io ci vivevo perennemente per almeno 4 mesi l'anno, perché mi facevo in infradito almeno 6 mesi e spesso anche l'ultimo dell'anno mi mettevo una maglia maniche corte, ma dopo quel freddo inverno appena passato io di questa estate calda non mi lamento affatto. Oh, certo, ho sudato anch'io, non ne sono immune, sia ben chiaro!
Una calda estate sotto tutti i punti di vista. Un'estate di lavoro, quasi gratis direi, ma che mi piace, ed almeno é qualcosa!
Un'estate di mare, tanto mare che neanche quando vivevo a Mallorca ci sono andata cosí tanto. Perché a Mallorca lavoravo 9 ore al giorno, e il mare lo vedevo dalla terrazza, ma chi aveva le forze, spesso, per andarci? Quest'anno ero abbronzata. Ecco, mi abbronzo in Friuli e non in Spagna.
Un'estate friulana, che nei miei ricordi era noiosa e spesso piovosa. Ma no, quest'anno son stata graziata da questo tempo soleggiato e afoso, da spiagge sabbiose e popolate, in compagnia di qualcuno che il mare lo adora e condivide questa mia passione.
Cosí che io e Gabi ci siamo fatti la nostra prima estate italiana. Luglio passato a Lignano, a 40 km da dove viviamo, e agosto a Grado, posto che sinceramente preferisco. Perché quando hai un bimbo le prioritá cambiano. E allora ci vuole una spiaggia che ti permetta di piantare l'ombrellone senza dover pagare per farlo, un posto popolato da altre famigliole con pargoli con cui tuo figlio puó giocare, o a cui fregare i giochi, perché é questo che fanno i bimbi. Ossia, tuo figlio ha un camion e una ruspa stupendi, ma quello del vicino d'ombrellone sono piú interessanti. Cosí che vedi sti bimbi impossessarsi dei giochi altrui mentre tu, da brava madre, proponi scambi ben accetti, e tutti son felici e contenti fino al momento di andarsene quando ognuno si riprende i propri camion/ruspe/palette e secchielli e i bimbi piangono un pó. Ma é normale.
Estate con un bimbo significa anche caricarsi di tanti oggetti assolutamente da non dimenticare a casa, e ritrovarsi con un borsone di giochi (paletta, secchiello, macchinine, pallone, camion, ruspa e simili), un'altro con almeno due asciugamani, merenda, ricambio vestiti bimbo di cui almeno due magliette, pannolini se necessario, salviettine per pulirlo, berrettino che non si metterá mai e che finirá in acqua salata, crema protezione 30/50, e ovviamente l'ombrellone. Per la madre un asciugamano. Basta. Che tanto anche se ti porti un giornale, chi lo guarda? Non parliamo di un libro, sarebbe improponibile.
In quei momenti in cui carica di roba te ne vai in spiaggia con un bimbo che non ti fa caso e corre dove vuole, pensi a quando ci andavi da sola e in una borsetta ti stava tutto il necessario. Bei tempi...per la schiena, ovviamente!
Estate con un bimbo significa non star mai fermi, corrergli dietro mentre lui si allontana, starlo a guardare mentre gioca, giocare con lui e i nuovi amichetti, accompagnarlo in acqua, farsi il bagno con lui avvinghiato come un koala, tenerlo per le mani mentre lui sgambetta felice.
Ma anche ricominciare a far castelli di sabbia senza sentirsi a disagio, giocare a pallone, cercare conchiglie...insomma, tornare ad essere bambini come non lo si faceva da anni. Altro lato positivo? Che facendo tutto ció che fa un pupetto al mare, ossia non star mai fermi se non per 10 minuti di pausa merenda, ci si ritrova abbronzati, in forma, e si dorme la notte come un ghiro!
Altro che dieta!!!
Gabi ormai ha due anni, e questo significa anche ricominciare a far un pó di vita notturna. Perché dopo la spiaggia, la mammina finalmente esce, in dolce compagnia, con lui appresso, ovviamente, e se lo carica nel passeggino quando anche le sue inesauribili forze cedono. Anche Duracel ha i suoi limiti, che dura di piú, ma prima o poi si scarica!
Cosí che mammina, dopo due anni di astinenza, riesce a sedersi comoda in un divanetto in centro a Grado, sempre in dolce compagnia, con accanto bimbo che dorme beato sul passeggino, e riesce a bersi un caipiriña conversando di temi da adulti (tipo ma hai visto quella? si quella che seduta sola al tavolo parla con non si sa chi, e comunque...sembra un travestito...poi guarda sti 3 tipi seduti dietro a lei...giá, mi sa che si ritroveranno una gran sorpresa, heheheee...).
Poi alle 7 di mattina paghi le poche ore di sonno e ti chiedi ma chi me l'ha fatto fare...ma é bello lo stesso, almeno se dormo poco, stavolta, é per colpa mia, non di coliche o simili.
Insomma, una bella estate, non c'è che dire!

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