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Un gustoso incontro con Giuseppe Tramontano

Da Anginapectoris @anginapectoris

Quando parliamo di Giuseppe Tramontano, non possiamo fare a meno di pensare alle sue sensuali e variopinte creazioni, disegnate, per citarne qualcuna, per “La Signora delle Camelie” fiction di canale 5 interpretata da Francesca Neri e Sergio Muniz “Una Notte

Francesca Neri ne

Francesca Neri ne “La signora delle Camelie” fiction di canale 5

per Caruso” su Rai 1,  “Matrimonio  a  Parigi”  film del 2011 per la regia di Claudio Risi interpretato da  Massimo Boldi, A.Maria Barbera, Biagio Izzo, ma non tutti sanno che il buon Giuseppe proviene da una famiglia di quelle legate alle tradizioni ben radicate, qui, nel nostro profondo sud, nello specifico nella penisola sorrentina.

Faccio il “mea culpa” poiche’ quest’articolo andava scritto molto tempo prima, la mia chiacchierata con lui risale a  qualche giorno prima di Natale di un paio di anni fa, ma ho sempre rimandato la stesura del pezzo, avevo bisogno di “decantare”, e questo ho potuto farlo grazie alla profonda amicizia nata con il Maestro.

L'abito creato da Giuseppe per  Francesca Neri per la fiction

L’abito creato da Giuseppe per Francesca Neri per la fiction “La Signora delle Camelie”

Ci sono persone che seppur non vedi con grande frequenza, quando le reiincontri, le senti, ci parli, e ti sembra che il tempo non si sia mai fermato, e che tu le abbia viste per l’ultima volta il giorno prima, mentre non è cosi’, Giuseppe è una di queste belle persone che ho avuto la fortuna di incrociare insieme a Carolina Ciampa nel mio percorso di vita.

Una piacevole persona, che svolge il suo lavoro con grande ed immensa passione, di grande cultura e umanità.

Galeotto fu il casatiello, diciamo che il mezzo per incontrarci non è stato certamente dei più spirituali, difatti Giuseppe è stato tra i pochi privilegiati che ho omaggiato dei miei casatielli.

Ho trascorso delle piacevoli ore nel suo atelier ubicato  nel centro storico di Sorrento, a due passi da Sedil Dominova,  unica testimonianza rimasta in tutta la Campania degli antichi sedili nobiliari, costruzione risalente al sec. XVI dove un tempo, i nobili si intrattenevano e i delegati di costoro discutevano gli affari pubblici.

Nel suo salottino fa bella mostra di se’ il costume indossato da Francesca Neri interprete per canale cinque della sfortunata Violetta, l’ambiente è intimo e caldo, sulle pareti schizzi di costumi ideati e realizzati nel corso della sua attività lavorativa.

Le rotonde Signorine di Giuseppe Tramontano

Le rotonde Signorine di Giuseppe Tramontano

Nel suo laboratorio, lavorano con certosina precisione oltre a delle simpaticissime e precisissime signore che provengono dai paesini della costiera, degli artigiani che provengono dall’India, dal Pakistan e dall’Afghanistan, che danno vita, con estrema solerzia e accuratezza, alle idee del maestro.

Si respira  un’aria di profondo rispetto per la multi etnicità qui presente, anzi mi racconta, e qui ci avviciniamo al mio argomento prediletto, la gastronomia, che festeggiano tutti assieme le ricorrenze religiose di ognuno di loro, preparando anche piatti tipici dei loro paesi, e questa è una cosa che assolutamente non voglio perdermi, infatti ho chiesto di poter assistere a qualche preparazione gastronomica.

Io ed il Maestro Giuseppe Tramontano

Io ed il Maestro Giuseppe Tramontano

Spesso si cimenta nella preparazione di piatti per gli amici che lo vengono a trovare, e l’utilizzo dei colori della nostra terra e della nostra cucina, il rosso del pomodoro, il bianco del fior di latte, il verde del basilico e l’azzurro del nostro mare fanno rivivere la bellissima costiera sorrentina attraverso i suoi costumi.

In casa sua c’è la mitica zia Maria, che da anni si prende cura di Giuseppe e di Christian, il nipote prediletto,  ed è lei la regina della cucina che porta avanti la tradizione familiare, realizzando non solo alle feste comandate i piatti di famiglia.

Il ricordo dell’infanzia si perde in questi  pranzi luculliani a cui partecipavano circa 30 persone, soprattutto nel periodo di Natale, che dal 24 dicembre al 7 gennaio si riuniva a tavola.

Frutta secca

Frutta secca

Nei suoi costumi spesso sono presenti colori e decorazioni che gli ricordano le feste tradizionali vissute in famiglia, mi racconta del Natale in cui venivano preparate questi immensi piatti con struffoli immersi nel miele e ricoperti di tanti confetti colorati, e decorati con nastri rossi e tutti i componenti della famiglia partecipavano alla realizzazione delle ricette tipiche del periodo dell’avvento, ma era il Nonno Giuseppe che amava preparare ceste ricche di frutta secca ed anche esse guarnite da fiocchi di raso rosso.

Consuetudine familiare  è che dal giorno dell’Immacolata fino alla fine delle feste il caffè viene servito addizionato con dell’anice.

La mattina la sua colazione, è latte e caffè con i biscotti o un pezzo di pane, e questo, sempre in qualsiasi parte del mondo si trova, non può farne a meno

Babà al rum

Babà al rum

I dolci sono la sua debolezza e se ne dovesse scegliere uno in cui identificarsi è il nostro babà napoletano.

Il suo papà è stato un grande chef, per cui da lui ha ereditato la passione per la realizzazione dei dolci, ed è proprio lui, il suo papà che ha inventato una particolare salsa al cioccolato con cui condire gli struffoli, una preparazione ormai diventata un must della famiglia Tramontano, ed assaggiata da tutti gli amici famosi e non.

Non ama molto carni e pesce quest’ultimo proprio per le spine,  ma adora le polpette.

La sua tavola deve essere colorata, in abbinamento con piatti, bicchieri, tovaglioli e decorazioni.

Il Basilico gli piace molto, lo mangia anche e ne predilige l’odore, e secondo lui il mangiare ed il gusto sono seduzione,  e camminano a braccetto.

Ama molto Enya, è il sottofondo musicale per le sue corpose giornate lavorative.

Giove

Giove

Se fosse un personaggio mitologico sarebbe Giove.

E dopo un po che lo si conosce le persone rimangono sconvolte dal fatto che è una persona “normale”, non spocchiosa e presuntuosa, e questo, nonostante svolga un lavoro che lo porta a contatto con un mondo di artisti, attori, ballerini, conduttrici famosi, forse troppo effimero e legato soprattutto all’estetica, ma è lui stesso che mi confida, che per creare un costume, deve comprendere la persona che ha davanti e cercare di capire come è fatta, e questa non è una cosa facile, ma è  sicuramente una delle sue peculiarietà, l’empatia che crea con chi sceglie la sua moda, e sicuramente non tutti coloro che svolgono questa professione ci riescono

La pasta al sugo con pomodoro e basilico è l’emblema della  nostra nazione e la eleggerebbe come piatto rappresentativo dell’Unità d’Italia.

cheesecakeapplepie
Ha assaggiato vari tipi di cucine, ma alla fine quella migliore resta la cucina del nostro paese, fatta eccezione per la Cheese Cake e l’Apple Pie che adora.

Una marmellata di limone, cosi definirebbe il suo carattere dal punto di vista gastronomico.

Berlusconi lo  paragona d una saint’Honore’ mentre il buon Monti ad una crepe con un velo di zucchero.

Premio Caruso

Premio Caruso

Affronta la vita con ironia ed umorismo, senza mai prendersi troppo sul serio,  e svolge una professione che gli piace molto, e la fa con grande devozione, straordinario il suo curriculum lavorativo, da anni organizza il premio Caruso che si avvale del suggestivo palcoscenico della Marina Grande di Sorrento,  ha realizzato costumi per svariate produzioni televisive, e film, potete dare anche uno sguardo al suo sito, ma le informazioni non sono aggiornate, mi racconta infatti di aver curato l’allestimento dello spettacolo voluto da Giovanni Paolo II per il giubileo del 2000, una grande esperienza non solo lavorativa ma anche umana.

Sorrento - Marina Grande

Sorrento – Marina Grande

A tal proposito ci racconta che quando gli fu commissionata la preparazione dell’evento del 2000, gli fu anche detto: – ma lei sa di avere una grande responsabilità??  Il suo committente è  ”La Fabbrica di San Pietro”, e sa chi prima di lei ha lavorato con noi Michelangelo??
Il Giubileo di Tor Vergata, fu un vero successo, certo non è stato organizzato ai tempi di Michelangelo, ma comunque siamo fieri, che l’Atelier Tramontano ha lavorato bene portando fieramente in alto il nome della Penisola sorrentina.

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