Un passo a Parigi – Food & more in 48 hours
4 ReplicheEcco la nostra passeggiata parigina, tra bistrot e bellezze della città…in un weekend. Memore dei molti siti che ho scandagliato prima di partire per cercare idee e spunti interessanti, spero di fare cosa gradita lasciandovi gli indirizzi dei luoghi visti e “assaggiati” in poco più di 48 ore.
Hotel Accomodation – Le Marais
Le stradine sono strette e fitte fitte di negozietti da scoprire. La mia mamma ha alloggiato al B&B Bonne Nuit…dove lo splendido e ospitale Jean-Luc l’ha fatta sentire proprio come a casa. Vi consiglio di partire da qui per la vostra esplorazione parigina. Place de Vosges non può mancare nella vostra passeggiata.
Prima Cena
Le Cru
Non fatevi ingannare dal nome, non si mangia tutto crudo…anzi. Piatto degno di nota della nostra cena la zuppa di zucca con crostini di foie gras…La mamma ha poi assaggiato dei ravioli integrali di granchio e Ary una tartare di branzino. Io sono volata invece su un tataki di anatra al satay…degno di nota!
Giorno 2 - I soliti noti più un po’ di shopping
Beh, non si può non andare a vedere la Tour Eiffel (almeno da lontano), scendere alla Defense e girovagare sugli Champs Elysees…finchè non capitate da Colette. Non è l’unico concept store di Parigi, ormai ne sono sorti a bizzeffe un po’ ovunque, ma questo è il primo. Noi ci siamo capitate nel giorno del suo 16esimo compleanno…un giorno prima del mio/nostro (non 16esimo, ahimè!) compleanno!!!
Il Pranzo
E’ stato il pasto che ho forse più apprezzato. Ce ne saranno sicuramente tanti altri di locali come questo, ma le Fumoir, a due passi da le Louvre, si riempie nella settimana della moda. Nonostante la probabile scarsa propensione delle modelle per lauti pasti, il locale sorprende. Noi ci siamo lasciate affascinare da un brodo di pollo superbo, un’insalatina di galletto e un’anatra sublime. Quest’ultima era accompagnata da purea di sedano rapa (un abbinamento che dovrò riproporre anche a casa assolutamente) e cipolle caramellate. Provare per credere.
E così arriviamo all’ultima cena
Inaki Aizpitarte e Fred Peneau hanno aperto questo cossidetto “bar a tapas” nel 2010 e da allora la fama dello chef precede i suoi piatti. E’ sicuramente una cena divertente, inusuale, gogliardica, cara e creativa. Forse non esattamente adatta ad un pubblico più istituzionale, ma se avete circa 50 euri da investire per una cena, beh, un giro forse vale la pena di farlo…anche solo per vedere lo splendido bancone di marmo di Rem Koolhaas (Pritzker 2000). Piatti memorabili? Nessuno.
Spero che sia stato bello anche per voi questo piccolo viaggio…e magari anche utile per la vostra prossima visita a Parigi!
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Paris, between bistros and monuments…in one weekend. Before leaving for Paris I searched a lot the web looking for sites and ideas so I hope to be of help by leaving you the addresses visited and “tasted” in just over 48 hours.
Hotel Accomodation – Le Marais
The streets are narrow and dense with shops to discover. My mom stayed at the B&B Bonne Nuit … where Jean-Luc was just a perfect guest. I recommend starting your exploration of Paris from here. You can not miss Place de Vosges in your walk.
First Dinner
Le Cru
Don’t be fooled by the name, not everything is raw… Worth of notice, pumpkin soup with foie gras … Mia mother tasted then some crag stuffed ravioli while Ary had a sea bass tartare. I decided to go for duck tataki satay … remarkable!
Day 2 – The usual suspects plus some shopping
Well, you can not miss the Eiffel Tower (at least from a distance), get off at the Defense and walk around on the Champs Elysees … until run into Colette. This is not the only concept store in Paris but it is the first one. We were there on the day of its 16th birthday … a day before my / our (not 16th!) birthday!
Lunch
It was the meal I most appreciated. There will probably be many others but Le Fumoir, a few steps from the Louvre, is packed during the fashion week and despite the likely reluctance of models for lavish meals, the local is surprising. We were bewitched by a superb chicken soup, cockerel salad and a sublime duck. The latter was accompanied by mashed celeriac (a combination that I will copy at home) and caramelized onions.
And so we come to the last supper
Inaki Aizpitarte and Fred Peneau opened this “tapas bars” in 2010 and since then the reputation of the chef is growing. It ‘s definitely a fun dinner, unusual, expensive and creative. Maybe not exactly the right location for a more institutional supper but if you can invest around 50 Euro for a dinner, well, it might be worth a trip… at least to see the beautiful marble counter by Rem Koolhaas (Pritzker 2000).
I hope this was good journey for you as it was for me …