Oggi vi propongo un’altra ricetta dolce e fresca, con un indice glicemico medio-basso, senza latticini, senza farine, senza zuccheri raffinati e senza frutta secca: a prova di intolleranze!
Come quasi tutte le ultime ricette che ho pubblicato, anche questa mi è stata gentilmente passata da una mia paziente. Gli ingredienti usati sono tutti reperibili in un buon negozio biologico, oppure su siti online specializzati nella vendita di prodotti poco comuni; in genere non consiglio di acquistare ingredienti esotici, di nicchia o che non si conoscono bene (potreste rischiare di aprirli e di lasciarli a scadere in dispensa dopo il primo paio di utilizzi), ma quando si ha a che fare con alimentazioni particolari può essere utile spaziare le proprie prospettive alla ricerca di ciò che sia in grado di rendere la dieta più gustosa e varia.
In questa ricetta troviamo la crema di cocco e la farina di carrube, che non sono proprio ingredienti che la nostra nonna poteva conoscere, ma che sono ottimi sostituti rispettivamente di panna e di farina tradizionale (per altro inutilizzabile in questo dessert poiché non è cotto).
Il cocco è un frutto esotico che, al contrario della nostra frutta, è ricco di grassi anziché di zuccheri; l’acqua di cocco (ossia il liquido contenuto nella noce, differente dal latte di cocco che si ricava invece dalla polpa) ha la particolarità di avere la stessa osmolarità del nostro plasma, e in tempo di guerra è stato usato come soluzione in extremis per i soldati feriti, ai quali venivano fatte iniezioni di acqua di cocco in attesa delle sacche di sangue, per impedire che morissero nell’arco di poche ore.
Nella ricetta viene usata la crema di cocco: non è né acqua né latte ricavato dal frutto, anche se potrebbe essere definita come latte molto concentrato. L’elevata componente lipidica le conferisce proprietà emulsionanti: se la montate raddoppierà il proprio volume proprio come la panna vaccina.
La farina di carrube si ricava dalle carrube, frutti molto diffusi nel Sud Italia (ma si trovano anche al Nord); hanno la caratteristica di condensare molti zuccheri in poco volume: sono uno snack pratico e veloce per chi fa sport o -vista la stagione- per chi fa lunghe e rigeneranti camminate in montagna.
La farina di carrube viene spesso usata in ricette crudiste perché non necessita di cottura; ha proprietà leganti: le gelaterie *veramente* artigianali spesso ne usano un po’ per dare coesione al gelato senza utilizzare additivi chimici. Il gusto ricorda vagamente il cacao, e spesso è utilizzata in sostituzione ad esso.
Vi lascio la ricetta. Questa volta non inserirò la tabella nutrizionale poiché le quantità del semifreddo sono variabili a seconda del gusto e dello spessore che volete dare al dolce.
Semifreddo cocco e lamponi
Per il semifreddo
Ingredienti (quantità a vostra discrezione, va in base agli stampini che possedete):
Crema di cocco
Lamponi
Miele q.b. a dolcificare
Preparazione:
Creare la crema di lamponi con l’aiuto di frullatore ad immersione (o un estrattore, o un mixer); aggiungere il miele. Versare in una ciotola la crema di cocco, e in un’altra quella di lamponi, quindi riporre nel surgelatore; passati 10 minuti dare una mescolata, attendere altri 10 minuti e rinnovare la mescolata (tot. 2).
Versare a strati negli stampini i due ingredienti attendendo 5 minuti uno dall’altro, cosicché non si mischino durante il raffreddamento. Una volta terminati gli strati riporre nuovamente nel surgelatore il nostro semifreddo affinché si raffreddi, ma non congeli del tutto: si dovrebbe guastare con un cucchiaino!
** Suggerimento: è bene che lo strato che verrà sotto durante il servizio in tavola – quindi l’ultimo che metteremo nello stampino – sia quello di cocco che è più pesante poichè si scioglie più lentamente della crema di lamponi **
Per la cialda di accompagnamento
Ingredienti (per una cialda):
10 g di riso soffiato
5 g farina di carrubbe
5 g miele
10 ml crema di cocco
5 ml acqua
Preparazione:
Mischiare in una ciotolina tutti gli ingredienti affinché siano ben amalgamati. Versare l’impasto su carta da forno, aiutandosi con un coppapasta per dar la forma rotonda; riporre la cialda nel surgelatore e toglierla prima di servire, adagiando sopra ad essa il semifreddo.