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Avvertenze per l'uso Questo post non vuole avere intenti politici o inneggiare a movimenti di alcun tipo.
Con questo articolo inauguro una nuova rubrica, dedicata alla simbologia. Ormai tutti vediamo, ogni giorno, centinaia di simboli, loghi e immagini che richiamano un concetto o un prodotto. Vi basti pensare al famoso marchio della Nike, o a quello del McDonald. Tutti simboli con un unico scopo: rappresentare e promuovere. Ma non esistono solo quelli… E, soprattutto, non tutti rispecchiano il loro significato originale.
Per questo primo post ho voluto scegliere quello che, almeno stando a quello che si può dedurre, è forse il simbolo più conosciuto: la svastica. Chi non ha mai visto la croce uncinata, famosa per essere stata bandiera di uno degli eserciti più forti e ben organizzati nella storia di questo mondo? La Germania nazista, con Hitler per primo, hanno fatto di questo simbolo una vera e propria icona, finendo per utilizzarlo su praticamente tutto quello in cui potevano inserirlo. È quindi naturale che ora, dopo la seconda guerra mondiale, vedere una svastica riporti alla mente ricordi non proprio piacevoli.
Ma non è sempre stato così…
La svastica, o croce uncinata, o Svastì, com'era chiamata in origine, ha significati ben differenti da quelli a cui siamo stati abituati nell'ultimo secolo. Bardo che da il benvenuto, Incrociare le braccia al sole, Oggetto propizio, sono solo alcuni dei significati che nella storia hanno accompagnato questo simbolo. In linea di massima, comunque, il suo uso è sempre stato associato alla felicità, ai buoni propositi e alla solarità. Non per niente ma una delle versioni più antiche di questo simbolo raffigura proprio il disco solare, da sempre sinonimo di buon augurio e prosperità.
Il suo primo utilizzo risale al neolitico, anche se sembra che alcuni ritrovamenti facciano pensare ad un suo uso antecedente, nel paleolitico e a quanto pare era molto diffuso in tutta l'antica Europa, con segnalazioni in Iran, Russia, Arzeibajian e anche in Italia. Ma anche in Asia il suo utilizzo è presente in maniera profonda, con utilizzi sia nel buddismo e nella religione induista. Anche in Centro America è possibile trovarne tracce nell'uso delle tribù native, ma queste ultime, dopo la comparsa della dominazione tedesca, smisero di utilizzarlo, considerandolo di cattivo auspicio.
Un simbolo che aveva il potere di portare luce, speranza, energia, e che propiziava tempi migliori e alimentava speranze e sogni.
Ma cosa ha portato alla sua trasformazione, al suo utilizzo in un contesto così lontano da quello originale? Ancora prima dell'avvento del Terzo Reich, la svastica era stata utilizzata dal Partito Nazionalsocialista Tedesco, ma è con il suo utilizzo nella bandiera nazista che il cambiamento si fa più radicale. Hitler, che era un esperto conoscitore delle arti esoteriche, decise di utilizzare quel simbolo proprio in virtù del suo significato. Gli ebrei, considerati razza inferiore, non ne facevano uso e quindi, a detta di storici e studiosi, in Hitler prese forma l'idea che adorassero la luna e perciò nemici dell'impero del sole. Il sole, la razza Ariana, tutto giocava a suo favore, e in breve tempo la svastica fece la sua comparsa su ogni torre, edificio o altare, diventando così il simbolo di un'ideologia ben radicata e potente.
Oggigiorno, seppur la svastica rimanga (e credo lo farà ancora per molto tempo) un simbolo scomodo, è utilizzata dal movimento Qi Gong che ne ha ripreso i significati originali e mescolandolo con elementi tradizionali dello yin e yang cinese.
Quindi, la prossima volta che vedete una svastica riflettete: potrebbe non significare quello che pensate...
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