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Una Biennale più consapevole

Da Annaulaola

Common Ground, il terreno comune. Questo è il titolo della Biennale dell’architettura attualmente in corso a Venezia. Non potevamo non parlarne perché i valori che sostiene sono gli stessi che noi promuoviamo.

Una Biennale più consapevole

Ciò che interessa la direzione artistica della manifestazione sono concetti apparentemente semplici, ma troppo spesso sottovalutati. Primo tra tutti, la soluzione di continuità che deve sussistere tra passato e presente. Il contesto storico e culturale, quindi, gioca un ruolo fondamentale. La memoria e le tradizione influenzano le aspettative condivise, perché non deve sussistere più un distacco tra professione e società.

Una Biennale più consapevole

Il direttore della Biennale David Chipperfield ha avuto il difficile compito di dare voce a questi valori e aspettative condivisi. Il luogo espositivo - che è costituito dall’Arsenale e dal Padiglione Centrale dei Giardini – per l’occasione è stato animato da interventi e testimonianze di ricercatori e di giovani e talentuosi architetti che presentano le loro idee di “terreno comune” e responsabilità sociale. Anche l’architettura intende costituire un  solida base composta di idee condivise che partano dalle singole esperienze. Con la scelta di questo tema si intende fuoriuscire da quelle tendenze professionali e culturali del nostro tempo che danno risalto alle azioni individuali e isolate.


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