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Una domenica con Diabolìk

Da Lacrespa @kiarastra
Una domenica con Diabolìk

copertina ultimo numero

Domenica approfittando di un pomeriggio senza pioggia sono andata a vedere la mostra del re del terrore DIABOLIK , al Museo della Scienza di Milano, vicino Sant’Ambrogio.

Una domenica con Diabolìk

la jaguar e Ginko

Diabolik quest’anno compie 50 anni ma continua a far la sua porca figura fasciato nella sua calzamaglia nera. La mostra si snoda in tre sale: nella prima sala giganteggiano le statue di Diabolik e di Eva Kant, mentre sulla parete di fondo c’era la sua mitica Jaguar nera sovrastata dal’alter ego diaboliko, l’ispettore Ginko.

La seconda sala è dedicata un po’ alla storia del personaggio delle sorelle Giussani, di come fosse stato ispirato da Phantomas, e come le diabolikerie di cui il re del terrore si serve per  i suoi furti e le sue fughe fossero ispirate dalle moderne invenzioni e dalla letteratura di fantascienza.

La terza sala invece presenta come sia nato il mito di Diabolik che ancora rappresenta uno dei fumetti di punta del panorama italiano.

Sempre nell’ultima sala viene proiettato un documentario che racconta la storia delle sorelle Giussani, le vere eroine del fumetto italiano, che in un periodo come quello degli anni 50 hanno spaccato tutti i cliché del fumetto: un protagonista “cattivo” accompagnato da una bellissima donna, che non ha la funzione di mero accessorio ma di personaggio vero e proprio con un carattere e una fisionomia ben precisa.

Una domenica con Diabolìk

il pavimento figo della mostra

A me Diabolik mi ha sempre un po’ inquietato per questa sua specie di malvagità ( rubo per rubare) questa sua seriosità, mai un sorriso, una battuta…non mi è stato mai facile fraternizzare con questo personaggio. Diciamo che sicuramente non è come Lupin, buffo, pasticcione e sciupafemmine, sempre in lotta con l’ispettore Zenigata, con cui fai presto a entrare in empatia. Diabolik ti rapisce nel nero della notte una volta che sei nella sua jaguar fai fatica a scappare: è il fascino ambiguo del male, il lato oscuro della forza, chiamatelo come volete, che rende Diabolik un fumetto coi controcazzi(scusate il francesismo)

 



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