Mi considero un 'appassionato lettore di fumetti, dai colossi Marvel e DC Comics, alle piccole case Giapponesi che tanto ci hanno fatto e ci fanno sognare ma nonostante la mia passione ammetto di non essere un cultore di Thor seppur conoscendone le origini e qualche nozione a grandi linee. Sono quindi andato a vedere questo film senza particolari aspettative. La pellicola narra appunto della storia [appena ritoccata] del Dio del Tuono figlio di Odino e fratello di Loki : Thor. Il film non regge nemmeno lontanamente il confronto agli ultimi "cinecomic" sia dal punto d i vista della scelta degli attori che a parte la divina Natalie Portman [a parer del sottoscritto sprecatain una parte così povera e semplicistica dopo il trionfo di Black Swan] lasciano davvero a desiderare, a cominciare dal protagonista Chris Hemsworth il solito gigante scolpito nel granito col sorriso da ebete che ormai diciamolo chiaramente ha stancato, passando a degli sconosciuti che non destano il minimo interesse durante tutto il film e di certo non brillano nella recitazione.I dialoghi sono al minimo storico e vengono maldestramente compensati dal solito spettacolo pirotecnico Full Motion degli sviluppatori 3D, luci, rombi, grandi effetti ottici che però rendono il tutto così sterile, specialmente il pianeta\dimora degli DeiAsgard e quello dei giurati nemici i Giganti di Ghiaccio, personalmente rimpiango ancora la scuola Lucas fatta di modellini reali e tanta fatica [ah…Star Wars….].Un debole raggio di sole lo abbiamo nell'analisi di se stesso e nella frustrazione che il giovane spavaldo Dio prova dopo aver tentato invano di recuperare il mitico martello,ma anche questo purtroppo è soffocato dall'espressione del protagonista a metà tra il fumato e il minorato e ancora una volta dalla pochezza dei dialoghi e la scarsa qualità di recitazione del 90% del cast.Il regista tenta un intreccio audace affiancando la mitologia all'attualità e mettendo in contrapposizione un Semi-Dio e la polizia federale Americana, il risultato sono battute sforzate sulla prestanza fisica e qualche prova di forza nel corpo a corpo.Ma la maggiore delusione si ha al momento dello scontro finale.Lo spettatore si prepara ad un epica battaglia fatta di colpi proibiti e potentissimi sferrati da mani onnipossenti ma che aimè, si riduce a poco più di un esplosione e qualche martellata per far crollare un ponte, povero davvero, sarà contento il papà di casa Marvel e quindi di questi mitici uomini Stan Lee e colui la cui matita nè caratterizzò i tratti Jack Kirby.Forse Kenneth Branagh artista di indiscusso talento che ha brillato attraverso William Shakespeare ha osato un po' troppo, sconfinando in un mondo a cui forse non è nemmeno adatto seppur nella sua carriera questo genere è stato più volte toccato, anche perché mi duole ribadirlo, ma non regge il confronto con lo SpiderMan di Sam Raimi o l'Iron Man di Fevreau.Una pellicola da ragazzini di poche pretese che non richiede la conoscenza della sua carta stampata.
Voto : 4