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Una “megalopoli” nel mezzo : ISTANBUL – 2° giorno

Creato il 04 dicembre 2014 da Esther Piz @EstherPiz
2° giorno – Beyoǧlu – Torre di Galata – Ortaköy

Il secondo giorno siamo caricatissimi (qui il primo) e iniziamo partendo con una passeggiata nel quartiere di Beyoǧlu per giungere alla Torre di Galata .

Una “megalopoli” nel mezzo : ISTANBUL – 2° giorno Una “megalopoli” nel mezzo : ISTANBUL – 2° giorno

La partenza è, ancora una volta, da Piazza Taksim Meydam punto nevralgico e simbolo di tutte le proteste turche. Al centro c’è un monumento dedicato alla Repubblica realizzato da un italiano di cui non ricordo il nome. Questa piazza ha dimensioni notevoli ed è stata cannibalizzata  dalle varie catene di fast food europee. A mio parere é l’unico luogo in città che non regala nessuna emozione, ma capisco perché è considerato un luogo nevralgico. Bisogna essere lì per capire ;-)

Una “megalopoli” nel mezzo : ISTANBUL – 2° giorno
Una “megalopoli” nel mezzo : ISTANBUL – 2° giorno
Una “megalopoli” nel mezzo : ISTANBUL – 2° giorno
Una “megalopoli” nel mezzo : ISTANBUL – 2° giorno

Dopo un giro visivo a 360° si procede per Istikal Caddesi il conosciutissimo Viale dell’Indipendenza che io l’ho visto affollatissimo a tutte le ore del giorno e della notte. Questo è il quartiere più europeo di tutta Istanbul, qui hanno abitato numerosi commercianti e diplomatici che nel tempo hanno lasciato il segno architettonico .

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Lungo la strada principale ci sono numerosissimi edifici da ammirare, ognuno con la propria storia e la propria architettura, ma le stradine laterali sono una vera chicca . Sono tutte un sali scendi, un restringersi ed un allargarsi, sembra un labirinto, abbiamo girato senza meta e non so più dire in quali vicoli ci siamo infilati, ma di sicuro consiglio di entrare in tutti i Passage e vedere la strada del Mercato del Pesce nei pressi di Nevizade Sk. dove ti vien voglia di mangiare anche alle 10 del mattino …

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Arriviamo alla Torre di Galata ad ora di pranzo e, sorpresa, c’è la fila!!!! Non ce la sentiamo di affrontare l’attesa senza mangiare così ci fermiamo proprio sotto la torre da ” Guney Restaurant” . Il ristorante cucina piatti ottomani, noi proviamo Beyti Kebab pagando 20 lire. Il locale è molto carino, ma il cibo è per palati poco esigenti… :(

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La fila per salire alla torre è durata più di un ora , arrivati su eravamo nuovamente tutti in fila a girare intorno ad un balconcino circolare per fare foto sbrigative e subito via, pressati da un ” Go Go Go” … Non so che dire! La torre è suggestiva, il fatto che è stata costruita da genovesi inorgoglisce, il panorama a 360° è magnifico, ma la fila, la salita, l’altra fila ancora, il pochissimo tempo che ti è concesso che non serve neanche a distinguere il Corno d’Oro dal Bosforo, non valgono il costo di quasi 10€ …..

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Scendiamo dalla torre che sono le 6 del pomeriggio.

L’idea è stata quella di non fare più i turisti, ma di avventuraci  con l’autobus verso Ortaköy. Ho letto che è un quartiere molto frequentato la domenica per via del mercato e dei tantissimi ristoranti. Prendiamo l’autobus da Kabataç che procede costeggiando il Bosforo . Nell’autobus non ci sono “ Stranieri “ ,sediamo difronte ad una madre con due figlie. La più grande, passando davanti a un grande manifesto di ” Intimissimi”, mi sorride e mi indica il manifesto . Non so perché, ma quel gesto lo ricordo ancora e mi sono sempre chiesta cosa mi volesse dire . Forse semplicemente : ” mi piace la moda occidentale .. “

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