Una preghiera a Rudy Bandiera

Caro Rudy Bandiera, fai bene a consigliare di non ascoltare chi critica gratuitamente: ma non sono in tanti a farlo, dico, criticare nel vero senso della parola. E non sono loro a fare i danni più grossi.
Quelli di cui è più difficile liberarsi invece sono gli insinuatori, quelli che non ti criticheranno mai apertamente, che addirittura ti fanno complimenti, ma ti trattano come se la tua stupidità (o volgarità o altro difetto) fosse un dato di fatto, come la terra che gira intorno al sole.
Quelli che ti sopportano con condiscendenza, ma non si capisce bene in base a cosa abbiano deciso di essere condiscendenti. Quelli che quando dici o fai una cosa che li turba hanno imparato a reagire sminuendoti, ma senza criticarti. Quelli che, magari, avendo visto una volta sfuggirti una penna di mano, si sono precipitati a bollarti come malato di Alzheimer, e se gli dici: - hey, smettila con questo atteggiamento, di solito le penne non mi cadono di mano, è successo quella volta, come può succedere a tutti - ti guardano con quella pena che si riserva ai malati che mentono a sé stessi e ti danno ragione, spostando il portapenne lontano. E più insisti a cercare di discutere la cosa, più fanno i finti tonti e ridacchiando sotto i baffi.
Quelli, Rudy, dicci come liberarcene, perché a volte sono sul posto di lavoro, sono il partner, sono gli amici che credevi tali, a volte sono persino genitori e ufficialmente non ti stanno facendo nulla. Ma ti distruggono la vita giorno per giorno, con questa vigliacca aggressività passiva che fa più vittime del cancro e che srotola per il mondo una catena di ipocrisia e malanimo devastanti.
Molto meglio un cattivo che ti insulta a viso aperto: almeno puoi combatterlo da nemico dichiarato. Ma l'insinuatore, per dirla con parole tue, ti crea un’interferenza continua e ti costringe a sprecare energie, che lui usa per ricaricarsi.
Aspettiamo fiduciosi un consiglio: sarebbe un vero contributo allo sviluppo dell'umanità decente.