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una torta (quasi) meritata...e una vittoria...;-)

Da Sarettam
Domande e atteggiamenti da cavia in assistenza a una malata quasi completamente senza voce.“Quanta acqua devo mettere? Ora che ho messo il pesce cosa devo fare? Qui inizia a fare le bollicine quindi calcolo i sei minuti da adesso? Sono passati i sei minuti, come lo scolo? Dove te lo metto per mangiarlo?”E io con un filo di voce dal letto della camera, davo delle precise indicazioni per far lessare un filettino di merluzzo surgelato da 100 gr… Pensate se doveva cuocere una bistecca!!! E sul finale si è presentato in camera trionfante con il minitrancio che si perdeva nell’enorme scolapasta con la soddisfazione di un bambino che pesca per la prima volta un pesce da 10 kg…
“Quante pere devo prendere? Ti servono un tipo in particolare? Se non ci fossero le abate e ti prendo un altro tipo è uguale no? Tanto non c’è molta differenza immagino...E poi devo prendere le zucchine, giusto?!?”. “Le pere prendile solamente se ci sono quelle abate e mi raccomando fai attenzione che non ti diano qualche pezzo marcio o rovinato”.Dubbi da spedizione al negozio della frutta, dal quale torna ovviamente con le pere sbagliate e due zucchine mezze sbucciate dalle botte che hanno preso.
“Ti ho fatto una sorpresa…Visto che hai mal di gola e non stai mangiando niente ho pensato che questo ti potrebbe aiutare un po’”. Ed entra in camera con una vaschetta di gelato sciolto artigianale ai gusti cioccolato, caffè, nocciola e crema…Peccato che tra influenza e raffreddore non avrei sentito la differenza nemmeno tra un gelato gusto rabarbaro e un gelato gusto fragola…Mi sembrava tutto uguale e…senza sapore!!!Per di più con tutte le medicine che stavo prendendo mi sembrava anche amaro…
“Allora quanti sacchi di pellet prendo?Devo andare subito?”“Prendine sei e vai subito che non ne ho più e in questi giorni è bene che la casa sia molto calda”.Torna dopo venti minuti con lo scontrino e il resto. “E il pellet?” “ Ah già il pellet l’ho scaricato nel magazzino”. Eppure lo dovrebbe sapere bene che la mia stufa è in casa e non in magazzino?!?
La sera prima del malessere avevo fatto una lavatrice di panni colorati.“Io non riesco nemmeno ad alzarmi. Puoi togliere i panni dalla lavatrice, metterli in una bacinella di plastica(la più grande) e poi stenderli sullo stendino(il mio stendino ha 4 piani!!!) e metterli al sole?!?”. “Ok.” Tempo cinque minuti. “Sara non c’entrano…(a urlo steso)”. ”Ma come non c’entrano(dalla camera con un filo di voce)?!? A me avanza sempre lo spazio”. “Ti dico che non c’entrano”. “Vabbè ci credo. Ma quanti ne hai messi?!?”. “Nemmeno la metà”. “Senti porti qua questo stendino(tanto ha le ruote) che voglio vedere cosa sta succedendo?!?”. E nonostante i dolori, ho riso mezz’ora e avrei voluto avere una telecamera per riprendere il tutto.Aveva messo un panno per ogni ripiano ovviamente tutti belli larghi e distesi o meglio spalmati su sei fil di ferro e quà e là in qualche buchino libero(ma comunque non in un singolo fil di ferro ma sempre distesi in almeno tre fili)le calze!!!Con due felpe, due paia di jeans e qualche calza con i personaggi della Disney(compro solo quelle da Calzedonia e in palestra sono famosa per le mie calze da adulta)aveva riempito uno stendino!!! No comment!!!
una torta (quasi) meritata...e una vittoria...;-)Però nonostante tutto mi ha aiutato parecchio e quindi quando mi sono un pò ripresa ho voluto preparargli un dolcino che sapevo avrebbe gradito senz’altro. A lui i dolci piacciono o al cioccolato o agli agrumie visto che io adesso non sono nel periodo cioccolato(e nemmeno dolci in realtà), ho optato per i secondi preparandogli un dolce trovato su una vecchia rivista(mi sembra Anna, ma non sono certissima visto che la pagina era strappata da diverso tempo)che era a casa di mia madre.Si tratta di una torta particolarissima che almeno una volta va provata e che a me è piaciuta molto, alla cavia idem e anche mia madre se n’è mangiata una bella fetta esprimendo il suo pieno gradimento. E’ una torta senza lievito, molto bassa e molto morbida, fatta con una crema pasticcera al mandarino unita a del cous cous precotto fatto gonfiare con del succo di mandarino bollente e poi cotta in forno per quaranta minuti.E’ leggerissima e appaga veramente il palato.Vi consiglio di provarla e mi raccomando di non sostituire i mandarini con i mandaranci o con le clementine, poiché avendo quest’ultimi meno sapore rispetto ai primi potrebbero compremettere il profumo finale del dolce.
Prima di passare alla ricetta voglio condividere con voi la mia gioia per essere una delle dodici vincitrici del contest lanciato dalle simpatiche Leda e Claudia di About Food. Una mia foto infatti, quella con la quale avevo partecipato al contest, è stata inserita nel loro bellissimo calendario visionabile e scaricabile da QUI(o cliccando sulla foto sotto). La mia foto è quella del mese di marzo ;-).una torta (quasi) meritata...e una vittoria...;-)
una torta (quasi) meritata...e una vittoria...;-)
TORTA SOTTILE AL MANDARINO CON COUS COUSIngredienti per uno stampo rotondo da 20 cm
Per la crema pasticcera al mandarino
  • 350 ml di latte fresco
  • 3 tuorli
  • la buccia di un mandarino non trattato
  • 30 gr di farina 00
  • 60 gr di zucchero semolato

Per il cous cous al mandarino
  • 125 ml di succo di mandarino filtrato(circa 6 mandarini spremuti)
  • 125 gr di cous cous precotto
  • ½ cucchiaio di olio e.v.o.
  • 10 gr. di burro
  • 70 gr di zucchero semolato 

Per lo spolvero
  • Zucchero a velo q.b.

Procedimento  Preparare il cous cousMettere in un pentolino il succo del mandarino e portare ad ebollizione. Al bollore spengere, aggiungere l’olio, versarvi tutto il cous cous, coprire con un coperchio e lasciar gonfiare per circa 4 minuti. Trascorso questo tempo riprendere il pentolino, aggiungere il burro e con una forchetta sgranare il cous cous. Aggiungere lo zucchero mescolare bene e lasciar raffreddare.
Preparare la crema pasticcera al mandarinoCon una frusta a mano montare i tuorli con lo zucchero e la farina. Mettere il latte in un pentolino con la scorza di un mandarino e portare a bollore. Allontanare dal fuoco, togliere la scorza e versare il latte sopra al composto a base di tuorli. Mescolare bene e versare tutto di nuovo nel pentolino. Riaccendere la fiamma bassa e portare a ebolizione mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi. Quando la crema sarà densa, spengere e versarla in un piatto e per accellerare il processo di raffreddamento, mettere il piatto sopra una bacinella contenente acqua e ghiaccio. Mescolare spesso per evitare la formazione della patina in superficie.
Quando la crema pasticcera sarà fredda versarvi dentro il composto a base di cous cous.Preriscaldare il forno a 175°.Versare il composto in una teglia rotonda coperta di carta da forno.Infornare per 40 minuti circa o finchè la superficie del dolce sarà leggermente dorata e compariranno delle crepe.Far raffreddare su una griglia per dolci e solo quando è completamente fredda cospargere di zucchero a velo e servire. 
una torta (quasi) meritata...e una vittoria...;-)
Con questa torta partecipo al contest di Cinzia del blog Il ricettario di Cinzia, dal tema "gli agrumi".
una torta (quasi) meritata...e una vittoria...;-)

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