Fa sempre tenerezza vedere un componente di un gruppo rinomato lasciare per un attimo il proprio ruolo di sempre e afferrare con coraggio il microfono, cantando canzoni scritte da sé. Si, perché di un gruppo il primo a venire fuori è quasi sempre il cantante: quello che ci mette la faccia; poi viene il chitarrista, soprattutto se eclettico e un po' belloccio. Batteristi e bassisti non se li fila mai nessuno, eccetto rari casi. Fra questi ultimi, spicca Roberto Dell'Era (o Dellera), bassista degli Afterhours e adesso anche cantautore di successo. Non deve essere stato semplice staccarsi dal cono d'ombra proiettato da una delle icone più importanti della musica italiana come Manuel Agnelli e uscire allo scoperto. Dopo essersi fatto notare con il singolo Il motivo di Sima, Dell'Era si presenta col suo primo disco solista intitolato Colonna sonora originale (MarteLabel).
Chi si aspettava una rivisitazione personale in chiave Afterhours si sbaglia di grosso. Dell'Era si dimostra un abile scrittore e un originale interprete, sia in pezzi più energici come Il ragazzo in motocicletta o Per niente al mondo sia quando la dura scorza di rocker tutto d'un pezzo, lascia spazio a una voce calda, melliflua, sorprendentemente controllata. Le sue sono profonde liriche introspettive rafforzate da melodie in stile swing london. Le undici tracce che compongono il disco scorrono come singoli frammenti di un'intera esistenza. Reminiscenze di un passato (quello di Dell'Era): la colonna sonora di una vita.
Non tutti lo sanno, ma la sua attività di cantante iniziò nel 2008, quando, accompagnato dagli amici Calibro 35, presentò un'interessante versione de L'Appuntamento, celebre brano di Ornella Vanoni. Fu subito un successo. Più tardi partecipò alla realizzazione dell'Ep Le cose che cambiano di Dente, per poi collaborare di nuovo insieme nel progetto Lato Beat Vol.1, con i Calibro e Il Genio.
Registrato in analogico (l'unico modo per realizzare un sound veramente vintage) Colonna Sonora Originale suona come un vecchio vinile, in cui il tempo si dilata fino a perdersi in una dimensione indefinita. Protagoniste, senza dubbio, le chitarre, siano esse acustiche o elettriche, effettate o “pulite”. Se ascoltate con attenzione Il tema di Tim e Tom, noterete dei precisi accorgimenti chitarristici che vi meraviglieranno. Gli effetti, mai indigesti, ricreano atmosfere morbide e avvolgenti, mentre un flauto traverso accende il ricordo di echi floydiani. Buoni dunque gli arrangiamenti cui hanno collaborato l'immancabile polistrumentista Rodrigo D'Erasmo, Tommaso Colliva, Cesare Basile e Enrico Gabrielli. C'è anche quel pizzico di elettronica che non guasta mai (Io e Te).
Il disco di Dell'Era è un'opera inaspettatamente profonda, asciutta e ricca allo stesso tempo. Le parole si mescolano a immagini sbiadite di vecchi ricordi il più delle volte malinconici, da cui emerge un musicista fragile e sincero che ben si adatta a disincantate ballate sentimentali, senza mai dimenticare le proprie origini rock. Niente di melenso, quindi. Solo un'onesta urgenza espressiva. Dell'Era non è solo un grande musicista; è anche un autore che parla con l'anima e col cuore di chi, dopo tanto silenzio, sente il bisogno di uscire e di esprimersi al mondo.
Filippo Infante
Voto Filippo: 7/10
Voto Nico: 7/10
Tracklist:
- Il motivo si SIMA
- Il ragazzo in motocicletta
- Ami lei o ami me
- Per niente al mondo
- Oceano Pacifico Blue
- Fine Bobina (La memoria)
- La Meraviglia
- Il tema di Tim e Tom
- Le Parole (rivoglio il mio disordine)
- Io e te
-
Giorno dopo Giorno