In realtà grondavo acqua un pò anch'io....e non so se il tempo e lo stato d'animo con cui ci si appresta ad ammirare dei capolavori possono influire sulle eventuali emozioni che questi ti daranno...Fatto sta che questa mostra, a differenza di quella su Chagall, l'ho trovata un pò deludente, nonostante Van Gogh sia il mio artista preferito. Certo mancava il fascino dell'Ara Pacis e le sale erano piene di scolaresche e turisti, ma ho trovato un pò freddo proprio il modo in cui la mostra si snodava.
La prima parte è tutta incentrata sui "cenni storici". Sono descritte le varie "fasi" della sua vita, documentate da vecchie foto dei posti in cui è vissuto e da articoli di giornali e riviste che lo riguardavano, compreso quello sul taglio del lobo dell'orecchio.
Segue l'esposizione di tutta una serie di lettere, comprensive di schizzi e disegni, che testimoniano il lungo e appassionato rapporto epistolare (durato più di vent'anni) tra lui e il fratello Theo, il quale lo adorava a tal punto da "mantenerlo" economicamente per permettergli di dipingere.
Molto belle le teche con esposti i libri che leggeva, ma qui sono un pò di parte perchè i libri sono un pò il mio secondo mondo, e questi poi avevano quel fascino di antico e di polvere che fa venir voglia di toccarli...
Ho persino scoperto che tra i libri che lui ha letto ce n'è uno che voglio leggere anch'io...
Van Gogh diceva:
I libri, la realtà, e l'arte sono lo stesso genere di cose per me.
Presenti molti disegni a penna e a matita su carta, bellissimi quelli coi gessetti acquarellabili, ma pochi i suoi dipinti a olio. Sapevo già che non avrei trovato I girasoli, ma mi aspettavo qualche dipinto a olio in più.
Neanche stavolta ho resistito a fare un paio di foto col tel (senza flash ovviamente!)
E per colpa di un signore francese, indisciplinato come me, che si è fatto urlare "no photo! no photo!", non ho potuto fotografare il dipinto che per me è valso tutta la mostra. L'ho ammirato non so per quanto tempo, perchè le pennellate degli alberi sembravano davvero foglie mosse dal vento.
Cipressi con due figure femminili 1889
Prossima tappa: penso la GNAM, su consiglio di due blogger che seguo, Stima di danno e Vogliounamelablu.