Bryon Scott, head coach dei Cleveland Cavaliers non ha certo perso tempo nell’etichettare il suo centro titolare, Anderson Varejao come il miglior centro dell’NBA. Un’affermazione pesante al dispetto di chi, il miglior centro, lo è numeri alla mano da diverse stagioni (Dwight Howard) o che magari punta a diventarlo (Andrew Bynum).
Eppure mentre il primo cerca di risolvere il difficile rompicapo losangelino ed il secondo attende di esordire (forse) sul parquet del Wells Fargo Center, Varejao sta pian piano cementificando le chance di una possibile apparizione all’All-Star Game, e più in generale la possibilità di essere considerato uno dei primi centri in NBA.
Numeri alla mano, il nativo di Santa Teresa fattura una doppia doppia di media da 14 punti e 14.4 rimbalzi a partita, attestandosi (non a caso) come miglior rimbalzista nella Lega fino a questo momento. A fronte di un buon minutaggio in campo (36 minuti precisi d’impiego) Varejao ha ripagato la fiducia dell’allenatore mostrando dei notevoli progressi, sopratutto in attacco. Ne sono la prova i tre career-high registrati a cavallo tra la fine di ottobre ed l’inizio di novembre: alla prima stagionale contro i Washington Wizards sono arrivati 23 rimbalzi e 9 assist mentre il 13 novembre si registra una prestazione-monstre da 35 punti (accompagnati da 18 rimbalzi) nella sconfitta di Cleveland contro i Brooklyn Nets.
Tuttavia, come spesso accade, le statistiche individuali non sempre aiutano a tracciare un fedele quadro della situazione attraversata da Cleveland in questo momento. Difatti il bilancio della squadra dell’Ohio è desolatamente in negativo (7-24), nonostante le valide prestazioni di un gruppo ben assortito di talento e potenziale (Kyrie Irving, Dion Waiters e Tyler Zeller, giusto per citarne tre). Ed anche tenendo presente le statistiche eccellenti di Varejao, il suo nome è spesso accostato ad ipotetiche trade che lo porterebbero lontano da Cleveland prima della trade deadline di febbraio.
Considerando il notevole contributo del centro brasiliano, al momento fermo ai box per un problema fisico, sembrerebbe quasi un nonsenso pensare di privarsi, nel bel mezzo della stagione, di un potenziale centro All-Star, a patto di non considerare i due anni di contratto restanti da 17.5 milioni di dollari (più un ulteriore anno a discrezione del team) e la più o meno ventilata ipotesi da parte del GM dei Cavs di alleggerire il salary cap puntando allo stesso tempo sulla linea verde Irving-Waiters-Zeller, eventualmente lasciando una porta aperta ad un clamoroso ritorno del re di Miami.
Rumors a parte, almeno per il momento Cleveland non si separerà dal suo centro brasiliano e Varejao è consapevole della chance più unica che rara di rilanciare le sue quotazioni nella lega, per puntare ad una convocazione nella gara delle stelle, o magari l’ingaggio presso una squadra contender, con l’obiettivo inseguito da ogni cestista, cioè puntare al titolo NBA.