Vassilis Spanoulis: l’arte di vincere

Creato il 14 maggio 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Nello sport ci sono poche cose che non si possono insegnare: il talento e la capacità di giocare sotto pressione, qualità che Vassilis Spanoulis ha da vendere all’ingrosso. La classe e gli attributi si erano già visti del Maroussi, e sono stati confermati una volta di più nell’ultima finale di Euroleague, in cui è stato nominato MVP. Il palmares del nativo di Larissa è a dir poco sfavillante e comprende 5 campionati greci, 4 coppe nazionali, 3 Euroleague, ma anche un argento ai mondiali del 2006 ed un oro ed un bronzo agli Europei. “Billy”, così lo chiamavano nella sfortunata stagione passata agli Houston Rockets, a 30 anni suonati ha trovato la completa maturazione, riuscendo ad aspettare le partite, senza condizionare troppo il gioco dei compagni. Nella semifinale contro il Cska, con un Olympiacos sempre in controllo ed un Cska in grosse difficoltà, si è fatto da parte, pensando a difendere forte e giocando di squadra. Nella finale gli dei del basket hanno invece voluto una sceneggiatura Disneyana: dopo un primo tempo con 0 punti, -10 di valutazione e -12 di plus/minus, Spanoulis ha totalmente preso in mano la situazione, segnando tutti i suoi 22 punti nella ripresa, con 5/7 da tre punti per 23 di PIR. La sequenza ad inizio terzo quarto, e la bomba da 10 metri nel quarto periodo, hanno segnato la partita, affondando le speranze del Real Madrid.
L’idolo del Pireo diventa così il secondo giocatore assieme a Toni Kukoc a vincere il premio di miglior giocatore delle Final Four in tre diverse occasioni; ogni volta che ha raggiunto la fase finale infatti, Spanoulis ha sempre vinto il titolo di MVP, alzando ovviamente anche la coppa.

E’ eccitante, mi sento benissimo! E’ incredibile, non riesco a descrivere le sensazioni che provo – ha dichiarato il greco alla consegna del premio individuale dopo la vittoria sul Real. – E’ una cosa che non avrei mai immaginato nella mia vita. Devo ringraziare i miei compagni, lo staff e tutti gli incredibili tifosi dell’Olympiacos. E’ qualcosa di pazzesco. Una partita dura 40 minuti e mi ci è voluto un po’ per capire come stavano giocando contro di me. Fortunatamente ho trovato le risposte. Vincere il terzo premio di MVP delle Final Four e raggiungere Toni Kukoc è qualcosa di straordinario. Ho lavorato molto duro, ma voglio ringraziare di nuovo Euroleague, i compagni, lo staff, i tifosi e tutti quelli che mi hanno supportato e hanno creduto in me“.

Per aggiungere una ciliegina sulla magnifica annata dell’Olympiacos e del suo leader, va detto che Spanoulis è il secondo giocatore (dopo Diamantidis nel 2011) a riuscire a vincere il premio di MVP sia della stagione che nelle Final Four… Not bad!

Queste le sue magie in finale:


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