Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Avranno pensato questo sia Phil Jackson sia Jerry Sloan, i coach delle due squadre, quando hanno visto i rispettivi avversari vincere le loro serie e qualificarsi per le semifinali di Conference. Perchè come l’anno scorso Lakers e Jazz si daranno battaglia per avere il pass per la finale della Western Conference e come si sa, tra le due franchigie non c’è un rapporto idilliaco, e ancora meno c’è tra il coach Zen e l’Energy Solution, fin dai tempi delle finali con i Chicago Bulls.
I Lakers hanno vinto in sei gare contro gli Oklahoma City Thunder giocando a sprazzi ma mostrando a tratti il vero carattere e la vera faccia dei campioni in carica. Se in attacco non ci sono dubbi circa la bontà del gioco espresso, la Triple-Post Offense infatti rimane ancora lo schema più bello e pratico per il basket contemporaneo, è in difesa dove Los Angeles ha alzato il volume della radio nei momenti chiave della serie, sfruttando l’abilità di Artest che ha saputo limitare (per quanto possibile) un fenomeno come Durant; e proprio la metà campo difensiva sarà la chiave anche per la serie contro i Jazz, perchè Fisher dovrà sudare per marcare Williams, e spesso non toccherà a lui farlo, mentre i lunghi avranno in Boozer e Millsap due enormi gatte da pelare.
In attacco invece Bryant e Gasol sapranno cosa fare per aggirare le trappole che Sloan gli piazzerà per cercare di togliergli ritmo.
Sloan dovrà puntare ancora sull’attacco se vorrà battere i Lakers, perchè anche se sembra un paradosso, i campioni in carica devono essere messi costantemente sotto pressione per cercare di batterli, anche a costo di scoprirsi e subire canestri facili; Williams e Boozer quindi sono chiamati ad un’altra prova di maturità, e questa volta potrebbe essere una prova molto importante per il loro futuro.
Se proprio devo fare un pronostico quindi dico 4-2 Lakers, il loro roster ha una forza che nessun’altra squadra ha e in più hanno il Mamba, che quando inizia a fare caldo per davvero sa quando ammazzare gli avversari.