Che sarà, che sarà, che saràààà... Che sarà della mia vita chi lo sa? (Parole della canzone dei Ricchi e poveri – festival di Sanremo 1971) Il nuovo anno è iniziato; qualcuno annuncia eventi apocalittici, altri si accontentano di essere pessimisti o fatalisti, come l’ultimo verso di questa melanconica canzone (da domani si vedrà e sarà quel che sarà). Noi preferiamo essere ottimisti e ricordarci che motivi di speranza ci sono. Perché - se l’Antichità greca è passata ai postumi per l’Arte scultorea, il XVIII° secolo per la musica e il XIX° per la poesia -la storia ricorderà il XX° per la scienza, ovviamente, ma anche per la politica poiché è stato il secolo con i maggiori progressi dei diritti dell’uomo nel mondo intero e anche il secolo meno sanguinoso, e ciò nonostante le due guerre, l’Olocausto, i gulag e le guerre etniche (come lo attestano i dati diffusi nell’ultimo libro di “Steven Pinker : “the better angels of our nature – why violence has declined”). Così, aspettando che sorga l’alba della nuova era predetta dai Maya (vedi BergamoUp di dicembre/gennaio) o di scoprire cosa ha in serbo il XXI° secolo, abbiamo deciso di iniziare l’anno con uno Speciale dedicato al meraviglioso viaggio di Ada Grilli (fotogiornalista ed editrice) alla scoperta delle Aurore Boreali, per colorare il nostro cielo di verde... speranza; perché come diceva Albert Einstein: “Meglio essere ottimisti ed avere torto, che pessimisti ed avere ragione”.