(by Marius)
La perfezione vale un 10 a scuola, ieri Sebastian Vettel è andato oltre con un bell’11 in pagella, l’undicesimo successo stagionale, il settimo consecutivo.
L’ennesimo dominio dal semaforo verde, saltato Webber autore della solita brutta partenza, fino alla bandiera a scacchi.
Trenta secondi di distacco proprio sul compagno di scuderia, un’enormità. Non c’è altro da dire su Re Sebastian IV, attendiamo solo le ultime due gare per vedere se assisteremo al raggiungimento o alla demolizione di un paio di record a proposito di vittorie in una stagione e vittorie consecutive.
Un paio di spunti interessanti ci sono anche stati, oltre ad alcuni sorpassi pregevoli e battaglie per le posizioni di rincalzo.
Il primo riguarda la spinosa e ormai conclamata lite in casa Lotus con Raikkonen, di ritorno a Maranello, che non le manda più a dire e minaccia di non correre neanche gli ultimi due GP a causa del mancato pagamento dello stipendio da parte della scuderia nero-dorata. E’ bello correre in Formula 1 ma, giustamente, è una professione retribuita ed è comprensibile lo sfogo di Kimi.
Il secondo punto riguarda la pochezza di una Ferrari che ormai lotta costantemente con Sauber e Force India per le briciole. I bravi telecronisti TV possono decantare all’infinito la gran gara di Alonso e Massa ma è triste, per la Rossa, esaltarsi per un quinto e un ottavo posto.
Saprà Raikkonen, l’anno prossimo, dare entusiasmo a un ambiente un po’ incartato?