Ecco, di tutta la faccenda di Scajola ho pensato come molti di voi due cose, e in nessuna delle due ne esce bene: la prima è che se fosse innocente (ma non ci credono nemmeno i suo ex compagni di politica) non meriterebbe di fare il ministro, perché un ministro che si fa gabbare negli affari della vita privata come un baccalà non può certo pretendere di ambire ad un ruolo di governo col rischio di farsi infinocchiare a discapito di tutta la nazione. La seconda è che se fosse colpevole non meriterebbe comunque di fare il ministro, perché un ministro che dall’alto del suo ruolo infinocchia bellamente tutta la nazione, alla faccia di chi la casa non se la può permettere o non ce l’ha più e a cui nonostante le promesse non la ricostruiscono, non piace. Nemmeno ai suoi stessi elettori. E in ogni caso immaginarselo mentre dalla finestra esclama come in quella famosa battuta di un film di qualche anno fa con Renato Pozzetto “vista Colosseo Taaaac” smuove leggermente le parti basse.
La prossima volta forse sarebbe meglio se si concentrasse su di una sistemazione senza finestra, per il bene di tutti. Dopo tutto al giorno d’oggi la finestra è sorpassata. E allora che cosa se ne farebbe, della finestra?