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Vita da summer student / 4: Where the Web was born

Creato il 18 luglio 2012 da Stukhtra

di Silvia Fracchia

E poi, in un giorno di pioggia, vagando tra i corridoi del CERN per cercare di raggiungere l’uscita al coperto, ti imbatti in una targa come questa.

Vita da summer student / 4: Where the Web was born

La targa esposta nel corridoio dove avevano sede gli uffici in cui vennero sviluppate le tecnologie che portarono alla nascita del Web. (Cortesia: S. Fracchia)

Eh sì, perché tra le tante pensate di questi scienziati c’è stata anche quella di inventarsi il World Wide Web. Così, tanto per dire.

Correvano gli Anni Ottanta e la fisica delle particelle era in pieno fermento. Stava prendendo forma il progetto del LEP, il collisionatore di elettroni e positroni dedicato alle misure di precisione delle masse dei bosoni W e Z, scoperti pochi anni prima grazie agli esperimenti UA1 e UA2. Gli scienziati si trovavano nella necessità di condividere notevoli quantità di dati e informazioni tra laboratori sparsi in tutto il mondo. Fu così che all’informatico britannico Tim Berners-Lee, all’epoca poco più che trentenne e con un posto da fellow al CERN, venne l’idea geniale di unire il concetto di ipertesto a quello di Internet, di cui il laboratorio ginevrino, all’epoca, rappresentava il nodo principale. Fu proprio da questa combinazione che nacque il World Wide Web (WWW).

Vita da summer student / 4: Where the Web was born

Tim Berners-Lee, l’informatico inglese inventore del Web. (Cortesia: P. Clarke)

Perfettamente consapevole di addentrarmi in un territorio a me quasi del tutto oscuro, quello dell’informatica, il discorso della nascita del Web è qualcosa che mi ha estremamente incuriosito, in questi giorni da summer student, trovandomi spesso a contatto con informatici di ogni nazionalità.

Prima di tutto, qualche domanda sorge spontanea (almeno in me). Che cos’è esattamente il Web? E in che cosa si differenzia da Internet? Potrà sembrare una banalità, ma sono pronta a scommettere che la maggior parte delle persone (me inclusa) non saprebbe darne una definizione precisa.

Detto in soldoni (lungi da me imbarcarmi in un discorso complicato da cui non sarei più in grado di svincolarmi), il World Wide Web è un’immensa raccolta di documenti interconnessi tra loro, un enorme ipertesto accessibile per mezzo di un browser, attraverso una rete mondiale di network ad accesso pubblico: Internet, appunto. Il browser Web ha la funzione di interpretare il linguaggio delle pagine Web (l’HTML, ad esempio) e renderlo comprensibile mediante la sua trasformazione in testi e oggetti grafici.

L’idea brillante di Tim Berners-Lee venne sviluppata fino a ottenere, alla fine del 1990 e grazie alla collaborazione dell’informatico belga Robert Cailliau, il primo prototipo di software per un server Web. Dapprima riservati a pochi eletti sparsi in vari laboratori europei, i primi server Web furono presto resi accessibili tramite un browser più semplice, utilizzabile da ogni sistema operativo. Nel 1991 il primo sistema WWW venne reso accessibile a tutta la comunità di fisica delle alte energie tramite la libreria software del CERN e nel giro di poco tempo molte università e centri di ricerca iniziarono a utilizzarlo. Poco dopo il sistema fu reso disponibile via Internet.

Il salto dalla realtà europea a quella mondiale avvenne alla fine del 1991, quando il primo server Web apparve on line allo Stanford Linear Accelerator Center (SLAC), in California. Berners-Lee, conscio del fatto che il gruppo informatico del CERN non sarebbe più stato in grado di proseguire da solo nello sviluppo del sistema, fece appello agli altri sviluppatori sparsi per il mondo di unirsi a loro. L’appello venne accolto con entusiasmo: alla fine del 1993 esistevano oltre 500 server Web e il WWW occupava già l’1 per cento dell’intero traffico in Internet. Nel corso del 1994, ribattezzato “l’Anno del Web”, ebbe luogo la prima conferenza internazionale dedicata al WWW. Alla fine dell’anno i server Web ammontavano a 10 mila, di cui 2.000 commerciali, e gli utenti erano già 10 milioni. Il resto è storia, come tutti sappiamo.

Per concludere, indovina un po’ qual era l’indirizzo del primo sito Web? info.cern.ch, naturalmente. E http://info.cern.ch/hypertext/WWW/TheProject.html è stato l’indirizzo della prima pagina Web, che raccoglieva informazioni sul progetto del WWW. Non esistono immagini di quelle schermate, purtroppo, ma solo una versione successiva risalente al 1992.

Insomma, il CERN non è solo collisioni e particelle esotiche. E, con così tanti scienziati tutti insieme, uno non può davvero mai sapere che cosa aspettarsi.


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