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Viva la carta e tutti i miei friends.

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Ai primi di agosto i miei hanno traslocato per l'ultima volta.
In pratica sono andati a vivere al di là del cortile, così da non cambiare abitudini: l'ideale per loro e anche per Elisa.
Negli ultimi tempi mi sono passati sotto gli occhi schiere di ricordi, oggetti che erano stati relegati per lo più in soffitta, che è notoriamente il luogo ideale per far sedimentare sulle cose polvere e fascino.
Ho rivisto i miei Dylan Dog e ho tenuto i primi cento numeri.
Ho conservato fumetti come il mago Wiz, B.C., i libri di Quino e libretti di Mafalda consumatissimi a furia di leggerli.
Non ho trovato il mio amato libro sugli Gnomi (chissà a chi l'avrò prestato) e l'ho fortunatamente ritrovato su Amazon.
Il giorno prima che arrivassero gli svuotasoffitte, mi è venuto in mente di tornare in soffitta, a controllare di aver preso tutto ma proprio tutto.
E per fortuna che l'ho fatto!
Avevo lasciato lì, intonso, lo scatolone dei "Ricordi Sara" che avevo preparato nel 2001, durante l'ultimo trasloco che feci coi miei, e mai più riaperto.
Tirato un sospiro di sollievo, l'abbiamo portato a casa (grazie MioAmore! Dopo altri anni e altri traslochi so che le scatole che contengono carta debbono essere piccole) e ieri sera l'ho aperto.
Ne sono usciti diari di Lupo Alberto, Smemorande gonfie come palloni, i giornalini di scuola, le foto di classe, giocattolini vari, soprammobili, e infine...  lettere.
Lettere a non finire.
Corrispondenze lunghe e corte, con amici del mare e compagni di scuola, amici di Vicenza che mi scrivevano quando vivevo a Palermo, amici di Palermo che mi scrivevano quando ero tornata a vivere a Vicenza.
Persino una risposta scritta da parte del fan club dei Take That.
E' incredibile il ricordo che suscita una lettera, di ciascuna ricordavo il momento in cui l'avevo ricevuta, aperta e letta.
Adesso non so come funzioni, se ci si scriva ancora o ci si legga solo su Facebook o altrove.
Si capiva molto di una persona dalla calligrafia.
Il mio amico del liceo, che è una delle persone più buone ed equilibrate che conosca, ha una grafia bellissima, per dire (ti avrò mai ringraziato per quella bella lettera datata '99? Beh, lo faccio adesso. Grazie.).
Un mio "fratello maggiore", che non ho mai capito se gli piacevo o no, che mi scriveva dalla sua sede universitaria, pieno di belle speranze. A lui la fiammella negli occhi si è spenta.
E poi la tirocinante delle magistrali che passò vari giovedì in classe nostra, in quarta elementare.
Lei l'ho trovata al volo, su Facebook (ecco a cosa serve davvero!), ci siamo scambiate lettere e ricordi.
E' ironico che scriva qui le mie malinconie, proprio qui che è il posto più volatile ed effimero che esista.
A proposito, c'è un sistema per stampare il blog? Qualcuno mi sa aiutare?
Viva la carta e tutti i miei friends.

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