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Questo weekend sono tornata al mare. Ma il mare l'ho visto da lontano, perché non sono andata per fare il bagno: sono andata a Viareggio per lo spettacolo Bellydance at the Opera e il successivo stage con Rachel Brice.
Andavo con poche speranze di partecipare allo stage, perché io e la mia amica/accompagnatrice avevamo scoperto troppo tardi questa opportunità. E i posti erano andati come il pane già a maggio.
Per lo spettacolo invece, complice un nostro amico ben introdotto, siamo riuscite ad avere i posti in seconda fila.
Ovviamente, essendo i posti così esigui e ambiti, non ho osato chiedere biglietti in più per portarmi tutta la famiglia. Quindi sono andata da sola, spezzando il cuoricino di Amelia, che adora Rachel Brice.
È stato un weekend bellissimo: bella compagnia, bello tirare le 3 di notte sul lungomare di Viareggio, bello essere uniti nella sofferenza di 6 ore di lezione con una bellydancer tosta e instancabile.
Sì, perché alla fine 2 persone non si sono presentate e noi siamo entrate. All'ultimo, quando ci stavamo già "rassegnando" ad andare al mare.
Inutile dire che un karma così favorevole l'abbiamo scontato con la coda al ritorno: partiti da Viareggio alle sette, siamo arrivati a casa alle undici e mezza. Pazienza.
Tornata a casa, ero ansiosa di vedere e abbracciare e annusare la mia famiglia (che intanto, senza fare una piega, se n'era andata felicemente a Torino a trovare amici e parenti). Ero felice, tanto felice del mio weekend, ma mi erano anche mancati.
E insomma, per me essere una famiglia felice vuol dire anche questo: che posso allontanarmi e divagare, ma alla fine casa mia è un posto felice, a cui tornare con gioia. E mio marito è l'uomo che non scambierei con nulla al mondo. Un uomo che al mio compleanno si presenterà a mani vuote, ma mi fa ogni giorno il regalo di rendermi felice.
PS: sulla strada del ritorno, Amelia mi ha chiamata e mi ha chiesto "com'era Rachel? Era bellissima?". Che stronza sono: nell'obnubilamento della stanchezza, non mi è neanche venuto in mente di farmi fare un autografo per mia figlia. Neanche per me, se è per questo, ma io il mio souvenir ce l'ho sotto forma di acido lattico e ottimi insegnamenti.
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