Da ieri con tutto il gruppo dell'Abbecedario culinario europeo a passo di cha cha (capirete perché visitando il post di Martissima) siamo arrivati in Belgio, accompagnati da Martissima attraverso i posti più suggestivi di Bruxelles, ospiti del suo blog "mangiare è un pò come viaggiare".
Dopo un anno e 3 mesi siamo giunti alla quartultima tappa di questo lungo viaggio che ci ha portati attraverso i vari stati della Comunità Europea, un appuntamento che ci ha visti alla ricerca spesso difficile dei piatti tipici dei vari paesi.
Ma quante ricette abbiamo realizzato?? Tantissime ed ancora non abbiamo finito!!!Tornando alla tappa delle prossime 3 settimane parlare del Belgio e non conoscere i wafels è come non conoscere il famoso ed arguto investigatore baffuto Hercule Poirot, protagonista di tantissimi gialli di Agatha Christie.
A chi avesse avuto l'ardire di considerarlo francese con orgoglio puntualizzava di essere belga!!
Da quando si trovano in commercio le cialdiere per wafels per uso domestico, molto economiche rispetto a quelle professionali, queste cialde caratteristiche del Belgio sono entrate a far parte delle nostre consuetudini.
Ne esistono altre varianti tipiche anche inFrancia, Germania,Scandinavia e Paesi Bassi.
Sembra che le origini di questa cialda siano da ricercarsi nell'antica Grecia dove erano chiamate ὀβελίας obelías.
Nel Medioevo venivano preparate le gaufres che in francese antico significa "nido d'ape" e sembra venissero mangiate accompagnate da miele o formaggio.
In Olanda prendono il nome di wafel dal XV secolo e si diffondono in Germania dal XVII secolo con il nome di waffel.
I Padri Pellegrini che soggiornarono in Olanda, prima di partire alla volta delle colonie d'America, conobbero questa cialda e come prepararla con il ferro apposito (poffer). Una volta oltre oceano portarono anche la ricetta del wafel che poi in America si sarebbe diffuso come waffle.
In Belgio sono il dolce tradizionale del giorno di San Martino (11 novembre) ma si mangiano tutto l'anno.
Vi sono due tipi di wafels belgi:
- quelli di Liegi con un impasto più consistente e con zucchero perlato che non si scioglie durante la cottura- quelli di Bruxelles più leggeri e con un impasto più liquido.
Nei siti belgi affermano che la cialda più buona sia quella di Liegi che normalmente si mangia in purezza, mentre quella di Bruxelles, meno gustosa, deve avvalersi dell'accompagnamento di zucchero a velo o panna o cioccolata o frutta per essere accattivante.
Alcuni dicono che le chiare debbono essere montate a neve, altri che si deve utilizzare il lievito di birra, altri quello chimico, altri ancora invece acqua minerale gassata o birra.Io ho scelto una ricetta, se si tratti di quella giusta potrà dirmelo solo un belga, io per il momento mi gusto la cialda e quando potrò farmi un viaggio in Belgio farò il paragone, magari comprandola in uno dei tanti furgoni ambulanti che le cucinano per la strada.
Ingredienti per wafels di Bruxelles:
- 300 gr di farina
- 1/2 lt di latte
- 75 gr di zucchero a velo
- 100 gr di burro fuso
- 2 uova intere
- 1 bustina di lievito per dolci
- un pizzico di sale
Mescolando con la frusta ho aggiunto a filo il latte a temperatura ambiente ed ho ottenuto una pastella vellutata che ho messo a riposare in frigorifero per un'ora.
Trascorso il riposo in frigorifero ho passato del burro con della carta assorbente sulle piastre della cialdiera elettrica ed ho fatto cuocere il wafel secondo le istruzioni della casa.
Questa è la mia cialdiera elettrica, non ha la forma classica a quadrato ma sembra che ormai si sbizzarriscano con le forme più strane.
Normalmente bastano pochi minuti perché siano pronti.
Questi wafels non sono molto dolci probabilmente per la mancanza dello zucchero perlato che invece arricchisce quelli di Liegi, ma aggiungendo un ciuffo di panna montata e una fragola o qualche spennellata di Nutella o una cucchiaiata di confettura di mirtilli più una spolverata di zucchero a velo e diventano irresistibili !!!
Buon appetito!! ^-^