Ieri sera ho visto tutto il bootcamp di Xfactor, non so ancora come ho fatto, forse la birra, però l’ho seguito fino alla fine.
Allora, nei primi 10 minuti ho seriamente creduto di aver sbagliato canale e di essere finito in una telecronaca del gay pride.
E non mi riferisco solo alla mielosissima coppietta che canta guardandosi negli occhi, ma a tutto quell’esercito di pazze che faceva sembrare il tutto una serata al Kinky nel 1988.
Anche stasera sono davanti alla televisione e sto (faticosamente) guardando la prima puntata.
Inizio seriamente a preoccuparmi.
Vediamo di spettegolare un po’ sui vari personaggi (anche quelli di ieri).
Non ricordo l’ordine di apparizione e nemmeno tutti nomi, ma con l’aiuto di youtube vedrò di ricostruire chi mi ha colpito di più.
In rigoroso ordine sparso :
Donato Salamino: Come voce a me non dispiaceva. E’ arrivato tutto saltellante, con una virilità così esplosiva che, a tratti, ricordava Fanny Cadeo. In faccia non ho capito cosa aveva, ma secondo me ha scambiato lo scrub esfoliante con l’autoabbronzante, perché sfoggiava un colore a metà tra l’arancione zucca di halloween e la tinta Carlo Conti.
Alla fine non l’hanno preso. Peccato, secondo me avrebbe regalato momenti indimenticabili.
Kymera (AlbAnal e Romino): Sono pronto a sborsare qualsiasi cifra per organizzare una squadra di parrucchieri disposta ad aggredire Simone! La pettinata “dubble facc” in perfetto stile Pina Fantozzi è agghiacciante. Ed al primo che mi dice “tu parli per invidia” lo aspetto sotto casa e poi gli canto На Белом Мерседесе! Ovviamente vestito con un miniabito giallo.
Pettinata a parte la voce dei ragazzi non mi ha colpito particolarmente, ma quando ho visto i nomi dei gruppi che Ruggeri gli ha consigliato di studiare, beh, mi si è aperto il cuore. Sentire canzoni di Klaus Nomi e degli Sparks a Xfactor potrebbe farmi rivalutare il programma.
Parte del mio tifo sarà per loro.
Nevruz Joku: Vi prego, ditemi che è uno scherzo. Davvero hanno visto l’x factor in lui? Quando alla fine, lui che si definisce “rock’n roooool” si è presentato davanti ad Elio vestito come un soldato aniwa e poi, mentre si spogliava, cantava “Bella senz’anima” è riuscito ad essere gradevole come una parodontite.
Ok, c’era bisogno di un pagliaccio per fare audience e chi meglio di lui?
E stasera con “Se Telefonando”?
Se lo fanno vincere, giuro, il prossimo anno vado alle selezioni di Xfactor anche io e come brano porto “Via dei ciclamini”.
E toglietegli quella mano dal fianco cazzo!
Stefano Filipponi: Oh ragazzi, a me un pochetto mi ha emozionato. Sinceramente come voce la sento piena di difetti e tende molto alla stonatura, però cazzo, non so… ha qualcosa di speciale. Sarà che lo riempirei di baci, sarà che mi è simpatico, sarà quel che sarà, ma lo metto tra i miei preferiti <3
Le Pagnottelle: Devo dirlo? Ora, vocalità a parte che, personalmente, mi ha emozionato come un bicchiere d’acqua, quello che mi ha infastidito è la loro assoluta certezza di essere quello che manca alla musica italiana e quando, alla fine, le hanno rispedite a casa, se ne sono andate piangendo e senza salutare nessuno.
Quanti bomboloni alla crema si saranno mangiate per combattere la tristezza?
Le pasticcerie italiane sono in serio pericolo.
Ingrid Catalano: Davvero non l’hanno presa? Cioè, davvero hanno ritenuto che quel pagliaccio di Nevruz era migliore?
A me Ingrid piaceva, me la sono anche sognata stanotte, eravamo a letto insieme e lei tirava fuori un clitoride di 30 centimetri.
Se continua a cantare io sono pronto a diventare uno dei primi fan.
Insomma, viva Ingrid!
Davide Mogavero: a me come voce ricorda Marco Carta. A me Marco carta fa cagare. Ho paura che anche Davide Mogavero mi farà cagare.
Speriamo che non gli appioppino pezzi da bimbeminkia.
Vedremo.
Claudia Sall: …aveva i denti bianchissimi.
Ruggero Pasquarelli: Eccolo, è lui! Adesso abbiamo anche noi uno Justin Bieber da buttare in pasto ad un branco di bertucce urlatrici, pronto ad amarlo ed a difenderlo da ogni critica.
A me non piace, ma credo gli zainetti ed i diari di scuola parleranno di lui.
Effetto Doppler: Come potrei definirli? I nuovi Jalisse? I nuovi Aram Quartet? Non so, però su di loro sento già lo stesso odore di Pia Zadora.
Borghi Bros: Sono di Sassuolo, praticamente abitano a 5 minuti di casa mia. Mmmm… Se mi consigliano un buon posto dove andare a mangiare le tigelle e mi prestano un attimo il loro cellulare, li televoto.
Non mi viene in mente nient’altro.
Ah sì, i giudici:
Elio: Trenta centimetri di dimensione artistica
Anna: Dimmi che male c’è?
Mara: Adorabile come sempre
Ruggeri: Indigestione Disko
E Facchinetti? Beh, può andare a cagare come tutte le altre volte.