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二兎を追う者は一兎をも得ず

Da Pentolapvessione

Questa è una di quelle cene che mi mette in pace con il Talismano, tra ospiti e ricette si potrebbe scrivere un capitolo di un libro. D, M, Y, G e C, W ed io, questa sera siamo in sette.

Partiamo da un ospite e dall’ingrediente principe di questa sera: la lepre.

D e la lepre

Mentre sta andando alla cena della vigilia il 24 dicembre D investe una lepre, si ferma, la mette nel bagagliaio e prosegue per la sua strada dove sa che dopo cena può contare sull’aiuto della cara nonnina per spellare e pulire la bestiola che tanto bestiola non è visto che pesa quasi tre chili: un mare di sangue, difficile digestione per D e nonna di D felice sono regali assicurati. D poi mette la lepre  nel freezer e ce lo comunica. W la va a ritirare martedì, mercoledì sera  iniziano i preparativi tra una marinatura di bianco e una di rosso e oggi è il gran giorno.

M, Ada e la tesi

M è la prima volta che viene a cena e credo che  sia tra le poche persone assieme a me e qualche parente stretto seppur alla lontana che abbia un legame intenso con la cara Ada. Si è appena laureata con una tesi su Preziosa, la rivista diretta dalla Boni. Ci siamo addirittura conosciute tramite Ada: lei per caso sente una mia intervista alla radio, vive anche a lei a Torino e mi contatta per sapere cosa ne penso del tomo. Ci vediamo per un lungo caffè, per me è una manna dal cielo perché di Ada ne so poco o nulla e ho alcuni timori, non sono certa di voler sapere. M dissipa i miei dubbi e mi racconta che in realtà se ne sa molto poco. Non è ancora venuta a cena e questa è l’occasione buona.

G, C e il Glorioso cimelio di famiglia

Poiché è una serata celebrativa di Ada e del Talismano G e C non possono mancare visto che mi hanno dato da custodire la loro copia del Talismano, la quinta edizione completamente riveduta ed ampliata, opera prima premiata alla IV mostra internazionale dell’economia domestica, un Glorioso cimelio di famiglia.

Cosa c’entra tutto ciò con il titolo del post?

Y e il Giappone

Y è uno dei pilastri di pentolapvessione: oltre ad essere già venuta a cena* e aver assaggiato piatti tra i più arditi ha anche cucinato con me un considerevole numero di ricette del Talismano. Chiacchierando le chiedo se ha letto Shogun: essendo lei giapponese e splendidamente inserita qui in pochissimo tempo è agli antipodi di Blackthorne, il navigatore inglese naufragato in Giappone protagonista del romanzo che in breve tempo si adatta alla nuova realtà. Mentre chiacchieriamo lei si ricorda di un proverbio giapponese:  二兎を追う者は一兎をも得ず ovvero ”se un cacciatore mira a due lepri non ne caccerà nessuna.” Indaghiamo e scopriamo che in linea con le chiacchiere il proverbio curiosamente ha origini occidentali. Forse è per tutte queste bizzarre coincidenze che la nostra lepre frutto di una non-caccia da una si fa in quattro.

* Y e W si ricordano che anche l’anno scorso il 31 gennaio era a cena qui, una cena che devo ancora aggiornare… buon compleanno anche quest’anno F!

Si parte.

Per 7 persone

Patate duchesse in scodelline ripiene

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Patate duchesse 500 g
carne trita 100 g
mollica di pane 1 mela
farina
burro
conserva di pomodoro 2 cucchiai
noce moscata
pepe
sale

Morale delle Patate duchesse in scodelline ripiene: le patate duchesse sono “un composto di patate lesse e passate e di uova, che è molto usato per crocchette e per contorno di carni e pesci.” Non sono esattamente rapide da fare ma danno una tale soddisfazione che è un piacere. La frittura mi riesce buona ma non eccezionale. Sono un ottimo aperitivo/antipasto. Ada aggiunge anche un uovo sodo che io tralascio: le uova questa sera non mancano, l’impasto delle patate duchesse si fa con i tuorli. Constato ora che la foto è più che sfocata.

Lepre alla campagnola

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Lepre 600 g
vino bianco 1/2 l
cipolla
sedano
carota
alloro
rosmarino
pepe
sale

Morale della Lepre alla campagnola: questa ricetta è quella in pole position. L’unica ad essere marinata con il vino bianco ha come caratteristica un frullato finale di fegatini che insaporisce la salsa. Ada la accompagna con crostini di pane fritti nel burro che io sostituisco con crocchette di patate al forno.

Lepre in salmì

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Lepre 600 g
cipolla
sedano
carota
prezzemolo
alloro
rosmarino
salvia
vino rosso 1 bicchiere
farina 1/2 cucchiaio
olio
pepe
sale

Morale della Lepre in salmì: qui la faccenda si fa complessa. Temo di aver trovato un refuso perché girando pagina la ricetta prosegue con la ricetta della Salsa alle acciughe per la lepre che credo in realtà appartenga ad una ricetta successivamente omessa. Io comunque mi attengo alle indicazioni e completo la ricetta con questa saporita salsettaper la quale occorrono:

acciughe 2
prezzemolo
aglio 1 punta
aceto 1 dito
vino bianco secco 1 dito
pepe

In ogni caso la lepre sta a marinare nel vino rosso solo per due ore. La differenza si sente.

Lepre alla san Uberto

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Lepre 600 g
cipolla
sedano
carota
alloro
rosmarino
salvia
chiodo di garofano
vino rosso 2 bicchieri
aceto
farina 1 cucchiaio
gelatina di ribes
filettini di buccia d’arancia 1/2 cucchiaio
olio
pepe
sale

Morale della Lepre alla san Uberto: questa in teoria sarebbe la mia ricetta preferita non fosse che faccio l’errore di servirla troppo tiepida. In questo caso la lepre sta a marinare nel vino rosso tutta la notte.

Lepre spezzata alla Marengo

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Lepre 600 g
cipolla
sedano
carota
alloro
rosmarino
salvia
prezzemolo
aglio 1 spicchio
conserva di pomodoro 2 cucchiai
vino bianco secco 1 bicchiere
vino rosso 2 bicchieri
aceto 2 dita
chiodo di garofano

Morale della Lepre spezzata alla Marengo: questa è l’unica ricetta che prevede pomodoro e a scrivere il vero prevedrebbe anche 25 grammi di funghi secchi tenuti in ammollo il tempo debito. In altri casi vista l’abbondanza di ricette non avrei eliminato l’ingrediente ma poiché sono molto curiosa di assaggiare la lepre in tutte le sue versioni decido di sopprimere l’ingrediente, scelta di cui in parte mi pento perché di sicuro ci sarebbero stati benissimo.

Patate duchesse in crocchette con ricotta

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Patate duchesse 700 g
ricotta 70 g
parmigiano grattugiato 1 pugno
prezzemolo tritato
uovo sodo 1
farina
albumi 2
pane grattugiato

Morale delle Patate duchesse in crocchette con ricotta: im questo caso mantengo l’uovo sodo tra gli ingredienti. Il risultato finale per quanto mi riguarda è più che soddisfacente. Le crocchette cotte al forno e non fritte – incredibile!!!! – sono una vera tentazione: una tira l’altra.

Cavolo lessato all’aceto

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Cavolo 1 kg
burro 50 g
aceto 1/2 bicchiere
zucchero 1/2 cucchiaino
pepe
sale

Morale del Cavolo lessato all’aceto: dicesi anche crauti. Buoni, basta aver pazienza e ricordarsi di cambiare aria perché la casa si trasforma in una trattoria bavarese mentre il nostro naso assuefatto non si accorge più nulla.

Sfogliata dolce di ricotta

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Pasta sfoglia 200 g
ricotta 250 g
zucchero 120 g + 1 cucchiaio
uvetta sultanina 1 cucchiaio
scorzetta d’arancia candita 1 cucchiaio
vainiglina 1 punta
rum 2 cucchiai
tuorlo 1
farina 1 cucchiaio
latte 1 bicchiere
zucchero a velo

Morale della  Sfogliata dolce di ricotta: il dolce questa sera non può mancare. Come la vera casalinga di Voghera scopro di avere della pasta sfoglia fatta con le mie manine surgelata. Il quantitativo fa al caso mio per cui ne approfitto e preparo questa deliziosa torta che golosamente potrei mangiare tutta da sola.



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