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A quando la Rivoluzione Italiana?

Creato il 14 luglio 2010 da Dragor

AAAAAAAAAAAAAAAPrise_de_la_Bastille   Il 14 Luglio di  221 anni fa,  una folla di parigini inferociti ha preso d’assalto la prigione detta “Bastiglia”, simbolo del potere. Dopo avere liberato i condannati (erano soltanto 7),gli insorti hanno trucidato la guarnigione, decapitato il governatore e infilzato la sua testa su una lunga picca per mostrarla a tutti. Era l’inizio di quella che è passata alla storia come Rivoluzione Francese.

 

  

   Qualcuno ha ritenuto che fosse troppo violenta, ma non nascondiamoci dietro un dito: un regime non si cambia con i fiori. E quello cambiato dalla Rivoluzione era un regime antico, anzi, antichissimo.  Un regime nel quale una minoranza della popolazione, composta principalmente da aristocratici e da preti, viveva alle spalle della maggioranza che sgobbava dal mattino alla sera per mantenerla. Una maggioranza senza diritti, senza soldi, senza niente, buona soltanto per essere sfruttata.

 

  

   Le cose andavano così in tutta Europa. La Rivoluzione ha mostrato l’alternativa: uno Stato senza privilegi, dove tutti fossero uguali e fratelli. Terrorizzate, le monarchie hanno cercato di soffocarla sul nascere ma sono state battute a Valmy.  Poi ci ha pensato Napoleone a esportarla, imponendo stati laici, istruzione pubblica e diritti civili.

 

  

  Battuto Napoleone, le monarchie hanno ripreso il potere, ma ormai il seme della libertà germogliava in tutta Europa. La Rivoluzione ha dato all'Italia la bandiera, il Risorgimento e l'unità. Ecco il problema: l’Italia non ha avuto la sua rivoluzione, ha solamente approfittato della nostra. Nel corso della storia l’Italia non ha mai fatto fatto rivoluzioni. Invece della riforma ha fatto la controriforma, invece della rivoluzione ha fatto la controrivoluzione. Non è stata nemmeno capace di cacciare Mussolini: se non fossero arrivati gli americani, il mascellone sarebbe ancora là. Sì, ci sono le rivolte di Masaniello, di Beppe Grillo, di Di Pietro, di Bossi e naturalmente la rivoluzione comunista che sembra il Godot di Beckett, ma sono cagnare di guitti. Sto parlando di una rivoluzione vera, di una rivoluzione di ampio respiro,sostenuta da intellettuali e filosofi,  con vocazione mondiale e universale. Insomma, una Rivoluzione come la nostra.

  

   Stasera balleremo per le strade al suono della farandola, ci sbaciucchieremo in pubblico per festeggiare la libertà e tireremo i fuochi d’artificio. E voi quando prenderete la vostra Bastiglia?

 

    

     Dragor


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