In origine fu lei, Alda D'Eusanio e il suo mitico AL POSTO TUO.
Il trash, come nobile arte di ostentazione di non voler sollevare alcuna mucca, origina da lei.E io, di lei e di quei tempi, conservo teneri ricordi di risate incredule e libere.
Presumo le risate più cretine della mia vita
Si percepiva nettamente la non serietà di ogni parola pronunciata, si percepiva una vaga ebbrezza alcolica, un teatrino surreale probabilmente troppo avanti per quei tempi.
Probabilmente come è troppo avanti questo post, che non verrà apprezzato e compreso per quello che è
Alda rideva e prendeva in giro tutti e tutto, le lacrime, quando presenti, erano talmente finte, da essere assolutamente assonanti al contesto di surrealtà.
Nessuna pretesa.
Tutto ciò che è venuto dopo è degenerato, per il semplice fatto che accanto alla surrealtà si è voluto accostare la volontà moralizzatrice.
Si è voluta la pretesa di non essere trash, di voler fingere di essere tutto l'opposto, finendo, inevitabilmente, per essere più trash del trash.
Paola Perego prima, Barbara D'Urso ora non valgono un'unghia del genio incompreso di Alda, che con 10 anni di anticipo aveva capito la televisione.
Ma si sa, funzione del genio è proprio questa, dare idee ai cretini 10 anni dopo.
Guardate una puntata di Al Posto Tuo di 10 anni fa e confrontatela con una di Pomeriggio 5 di adesso.
La struttura è quasi identica. Un pubblico che fa il tifo, personaggi bislacchi, come li chiama la D'Urso, storie ancora più improponibili. La conduttrice che familiarizza con le persone sedute sugli spalti.
Eppure. A naso, istintivamente sapete che qualcosa di diverso c'è.
Alda giocava scivolando sul paradosso della chiara finzione fatta passare per vera giocando a sua volta a salto mortale proprio con questo passaggio. Una metafora ridicola che ridicolizzava a sua volta una metafora ridicola. Tutto senza che questi livelli fossero nettamente distinti l'uno dall'altro.
Bateson sarebbe contento di Alda, le riconoscerebbe un grande mente ecologica.
Dalla D'Urso tutto ha un'aria seria in maniera sconcertante. Nessuna scivolata sui livelli di significato sulla teoria dei tipi logici di Russell, no. Qui si tratta di un'entrata a gamba tesa e piede a martello sullo stomaco.
Barbara D'Urso si collega da Avetrana premettendo: questa è una testata giornalistica.
E mette a tutto ciò che accade in quello studio dentro quella cornice.
La premessa, intransitiva e non transitica come sarebbe se parlassimo di matematica e non di comunicazione, mette sotto scacco tutto il seguente. Che quindi è serio. Che quindi è reale.
Bene.
Ora credo che dopo aver messo insieme Russel, Bateson, Barbara D'Urso e Alda D'Eusanio, posso davvero chiuderla qui