Dopo lo spettacolo del Rising Star Challenge (pochissimo) e quello dell’All-Star Saturday (molto di più) nella notte è andata in scena la 62esima edizione dell’All-Star Game, con la Western Conference in grado di portarsi a casa la vittoria per 143-138 e Chris Paul il premio di MVP.
Come sempre la “partita” non è stata tale ma più che altro un’esibizione (se si escludono alcune giocate difensive, soprattutto di Bryant, unico che a tratti resta fuori dal contesto amichevole), con schiacciate e giocate spettacolari a dominare.
In quella che molto probabilmente sarà l’ultima apparizione per due leggende come Kevin Garnett (0 punti in 6 minuti) e Tim Duncan (2 in 8 con anche una tripla tentata), a restare a bocca asciutta è LaMarcus Aldridge che sbaglia due tiri ma prende quattro rimbalzi, mentre tutti gli altri riescono ad andare a referto.
Il primo quarto scivola via abbastanza facilmente con prima l’Est e poi l’Ovest a prendere la testa del risultato, con una buona chiusura di quarto della Western grazie a 6 punti di Westbrook e 4 di Randolph; le due squadre sono brave a lasciar giocare mantenendo il risultato in parità, cancellando così il rischio di chiusura anticipata della gara. CP3 nel secondo quarto è già a quota 9 assist, mentre Bryant a 7, con Griffin che martella il ferro a suon di schiacciate in alley-oop. Al riposo il punteggio dice 69-65 per la Western.
Al rientro dagli spogliatoi l’Est reagisce con la coppia dei Miami Heat che sigla 12 punti in fila (7 Wade, 5 James), interrotti addirittura da una tripla di Dwight Howard (9 in 14 minuti). Durant con la solita facilità trova il fondo del canestro e fa chiudere avanti i suoi anche il terzo quarto per 108-104.
L’ultimo parziale inizia con le panchine in campo e la coppia Westbrook (14 punti con 13 tiri)-Harden (15 con 13) a spararsi addosso con quella formata dal vincitore della gara del tiro da tre Irving (15) e George (17), entrambi debuttanti a questa manifestazione. Le ultime giocate di Chris Paul però chiudono di fatto la partita, e l’1vs1 di James e Bryant (che lo stoppa in due occasioni) serve solamente ad infiammare il pubblico.
Come detto il premio di miglior giocatore è stato assegnato al playmaker dei Los Angeles Clippers, che ha chiuso la gara con 20 punti (7/10 dal campo), 15 assist e 4 recuperi in 27 minuti. Kevin Durant entra ancora una volta nella storia della Lega diventando il primo giocatore a segnare in tre All-Star Game consecutivi almeno 30 punti. Sempre a Ovest 9 punti di Bryant e 13 di Parker.
Per l’Est il migliore è Carmelo Anthony con 26 punti e 12 rimbalzi, con la coppia degli Heat che chiude con 21 e 7 assist Wade, 19 e 5 James. In doppia cifra a quota 10 anche Luol Deng.
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