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American Hustle: tutto il cinema di David O. Russell in 5 curiosità

Creato il 02 gennaio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

2 gennaio 2014 • Le 5 Curiosità, Vetrina Cinema

American Hustle è il nuovo film di uno dei nomi più caldi del cinema americano di oggi, quel David O. Russell che con The Fighter e Il lato positivo ha mandato all’Oscar, tra nomination e vittorie, quasi tutti gli attori che ha diretto. La storia di una truffa ordita da due esperti (Irving e Sidney) e un agente FBI (Richie) ai danni di alcuni uomini politici è una storia vera avvenuta in America tra gli anni Settanta e gli Ottanta, ed è nota come il caso Abscam. Ma Russell ha riscritto completamente la sceneggiatura, facendolo diventare un altro tassello del suo cinema, che racconta sempre storie di persone in momenti difficili della loro vita, persone che cercano di iniziare una vita nuova. Raccontare i segreti del suo nuovo film significa raccontare i segreti del suo modo di fare cinema. Come fa Russell a portare tutti i suoi attori al di là dei propri limiti? Come fa a girare delle scene in cui comico e tragico convivono? American Hustle è nelle nostre sale dal 1 gennaio 2014.

1. “Nei miei film racconto quello che ho vissuto e i miei attori lo avvertono”. Così David O. Russell ha spiegato il segreto delle prestazioni straordinarie dei suoi attori nei suoi film. “Sento i miei personaggi vicini al mio cuore e gli attori sanno da dove vengono. Cerco di costruire personaggi che per loro valgano la pena, che li spingano a cimentarsi e a rischiare”. Russell ha raccontato anche che Robert De Niro ha vissuto delle esperienze simili alle sue, e che in questo modo ha capito meglio quello che voleva il regista.

American Hustle

Christian Bale e Amy Adams in American Hustle

2. A proposito di cimentarsi e rischiare, un attore che lo fa spesso nella sua carriera, e lo ha fatto anche per David O. Russell, è Christian Bale. Per diventare Irving, il protagonista di American Hustle, Bale è ingrassato venti chili, dopo che per The Fighter era dimagrito a dismisura (come aveva già fatto per l’impressionante L’uomo senza sonno). Ma il perfezionista Bale non si è fermato qui: ha anche lavorato su un’andatura dinoccolata. Il tutto gli ha causato due ernie al disco… Se ci mettete anche l’incredibile riporto che Bale “indossa” sulla scena, ci può stare il fatto che De Niro non abbia riconosciuto a prima vista l’attore. Pare che il regista abbia dovuto presentarli una seconda volta sul set…

3. Improvvisare, improvvisare, improvvisare. Ecco un altro dei segreti del cinema di David O. Russell. Ad esempio, la scena del violento litigio in camera da letto tra Irving e la moglie Rosalyn (Christian Bale e Jennifer Lawrence) è stata completamente improvvisata. Gli attori faticavano a entrare in sintonia con la scena com’era scritta in sceneggiatura, così il regista ha deciso di lasciarli dire quello che volevano. Ed è stato così con molte scene del film. Bale ha fatto notare a Russell che in questo modo la trama cambia. E il regista ha risposto: “Odio le trame. Amo i personaggi”. Ecco un altro dei suoi segreti. Non l’avevate ancora capito?

Gallery American Hustle

Amy Adams in American Hustle

4. Ma com’è David O. Russell sul set? Non si siede vicino ai monitor come gli altri registi e sta vicino agli attori, in modo da stimolarli e spingerli al massimo. Vuole che sia illuminato l’ambiente, più che la zona di ripresa, e preferisce la steadycam alla copertura tradizionale con le macchine da presa. In questo modo riesce a cogliere le improvvisazioni e ad essere nel cuore dell’azione. Per American Hustle ha chiesto al direttore della fotografia, Linus Sandgren, di far luccicare gli attori, di rendere i personaggi sexy, cool, attraenti. Sandgren ha privilegiato il color oro, aggiungendoci toni di verde e di rosa per esaltare il colore delle scene. A proposito di personaggi sexy, guardare per credere Amy Adams

Gallery American Hustle

Jennifer Lawrence in American Hustle

5. David O. Russell riesce a trasportarci negli anni Settanta anche grazie alle musiche. Qui sono importantissime, come in tutti i suoi film e forse ancora di più. Russell ama le canzoni che contrastano con l’azione. Jeep’s Blues di Duke Ellington, la canzone che fa scoccare la scintilla tra Irving e Sidney (Amy Adams), era già nella mente del regista mentre scriveva la sceneggiatura. Dirty Work degli Steely Dan fa da colonna sonora a una delle prime scene, nella hall del Plaza Hotel, ed è stata scelta scorrendo sui brani nell’iPod del regista mentre la troupe stava girando sul set. Gli Electric Light Orchestra sono presenti con un brano strumentale, 10538 Ouverture, scelto in fase di montaggio provvisoriamente e poi rimasto lì, che al regista piace perché ha un’allure quasi beatlesiana. E con un altro brano, Long Black Road, pubblicato solo in Giappone, quindi una sorta di inedito. E poi c’è Live And Let Die di Paul McCartney. “È tratta da un film di James Bond, e non è certo considerata una delle sue migliori canzoni” ha raccontato Russell. “Ma io credo che sia una grande canzone, che sia cinematica. È perfetta per raccontare chi vorrebbe uccidere qualcuno per iniziare una nuova vita”. Come la Rosalyn di Jennifer Lawrence.

Di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net

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