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Amori precari: a chiamata o a progetto?

Creato il 24 maggio 2013 da Davideciaccia @FailCaffe
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Giuseppe Mastromatteo – Indepensense 2009

Se il romanticismo lascia il posto al pragmatismo, alla flessibilità e al precariato, le relazioni devono adeguarsi, oppure, come i dinosauri, estinguersi!

Chi di noi non ha creduto, almeno una volta, alla storia dell’amore romantico, passionale ed eterno? E forse non è proprio una favola, per qualcuno funziona, ma solo ad alcune condizioni.

Ovviamente, su questo, Barilla ci ha sempre mentito spudoratamente, per anni!

Ma oggi, le relazioni umane, più che alle pubblicità della Barilla o alle favole disneyane, assomigliano alle genialissime soluzioni contrattuali pensate per far “lavorare” i giovani. E in effetti, anche le relazioni d’amore (ma -sempre più spesso- anche quelle di amicizia) sembrano essersi fatte influenzare dal tanto agognato e idolatrato principio della flessibilitàVediamo qualche esempio:

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Amore di apprendistato: si tratta di quel tipo di relazione pseudo-adolescenziale, in cui si crede di sapere tutto, ma di fatto si fanno gli errori più grandi. Tipo credere che alla fine ti terranno per sempre. É uno dei mali più grandi che affligge i giovani nella nostra società, anche perchè, non essendo ben chiaro il concetto di “giovane”, di fatto può colpire soggetti dai 15 ai 65 anni. Per la serie “non si finisce mai di imparare”.

Amore di inserimento: Si tratta di soggetti in forte stato di disagio che hanno bisogno di essere inseriti o reinseriti nel mondo delle relazioni sociali, e, a seguito di un progetto individuale ben mirato, anche nel mondo delle relazioni affettive. Si tratta in genere di persone con gravi patologie quali: egoismo, disillusione, freddezza, indifferenza e cinismo.

Amore occasionale: Nella società della flessibilità, ovviamente si tratta di uno dei rapporti più osannati. L’amore occasionale nasce e si alimenta proprio nella precarietà. Niente impegni eccessivi. Lo puoi trovare ovunque. Spesso non è regolamentato e puoi rimanerci fregato. Ma se sei un giovane flessibile, le fregature di certo non ti spaventano!

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Amore a tempo parziale: cioè, non è che non ho voglia di lanciarmi a capofitto in una relazione romantica e passionale, ma ho bisogno dei miei spazi, per le mie partite di calcetto (o di beach volley), per il mio corso di ukulele, per il brevetto di shekeratore senior con avvitamento, triplo salto mortale e atterraggio nel cicchetto, senza schizzo, che, come tutti sanno, può sempre essere utile nella vita! Insomma, un amore a metà, che conviene un po’ a tutti…

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Amore a chiamata: “Se hai bisogno, chiama! O taggami, o tweettami, o whatsappami… insomma, fai un fischio e arrivo.” L’amore a chiamata ha sviluppato ultimamente un nuovo grande filone. Il settore tradizionale, quello antico come il mondo, per intenderci, pare non essere stato toccato dalla crisi. Ma, forse sempre in nome della flessibilità, si sta sviluppando il settore “amici con benefici” o “amici di letto”. Il trend è in crescita anche grazie ai numerosi vantaggi a breve termine e i – tutto sommato- minimi svantaggi anche a lungo termine. Un’investimento senza profitti ma anche a costo zero.

Amore a progetto: Guarda, non so che farò l’anno prossimo, per ora sto due mesi qui, poi parto per uno SVE in Zambia. Ma se vuoi, intanto che sto qui ci possiamo vedere. A progetto, eventualmente rinnovabile al rientro dal Leonardo/Mundus/Comenius in Cile. Sempre che intanto non abbia deciso di fare il missionario nella striscia di Gaza.

Amore ripartito, o love sharing: vabbè, questo è facile… per la serie, il triangolo no, “ma come fanno i marinai…sempre in cerca di una bimba da baciar”. Quando proprio non te ne basta uno, puoi buttarti sul love sharing, ma non con le trame alla beautiful, no, esplicitamente, come quelle che negli anni 70 chiamavano coppie-aperte. Impegnati ma liberi, single in coppia, o qualcosa di simile.

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Amore a tempo determinato: Se proprio pensi che sia la persona giusta, quella che ti fa sentire le farfalle nello stomaco e l’ossitocina a livelli illegali, puoi sempre pensare di sottoscrivere un vero e proprio contratto di amore a tempo determinato, rinnovabile ogni tre mesi, con l’impegno di non prendersi troppo sul serio e di non cadere nel vortice dello stress. Si sono inventati anche un pacchetto con duplice copia del contratto da firmare e braccialetti in allegato, per coronare il vostro sogno d’amore precario. Per ulteriori informazioni, potete leggere qui.

Amore a tempo indeterminato: anche se alla maggior parte di noi può sembrare solo un miraggio, non bisogna disperare. Se proprio credete nell’Amore (quello con la A maiuscola) e non vi volete arrendere alla flessibilità, o siete troppo choosy per un rapporto precario, eccolo, quello che fa per voi. L’amore a tempo indeterminato. Sicuro, affidabile, stabile. Per tutta la vita. 

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Settimo cielo (Wolke 9), 2008

Ma ricordatevi che, come in tutti i contratti, ognuna delle parti ha diritto di recesso. Quindi, in tempo di crisi, chissà se, dopotutto, ne vale ancora la pena. Voi che dite?

Etuttounsogno


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