Nella notte sono uscite una serie di notizie, articoli e parole piuttosto rilevanti per l’universo cestistico dei prossimi 10 anni! Dopo l’insufficiente prestazione di Lebron James in gara 5, che ha portato i Celtics ad un passo dalla finale di Conference, la stampa di Cleveland ha attaccato il 23 per il suo atteggiamento in campo. James, ha risposto piccato dicendo “Ho giocato male tre partite in sette anni“, facendo capire che se il suo operato non è apprezzato in Ohio, qualche squadra che gli lascia un posticino dovrebbe trovarla in linea di massima. Effettivamente non si può dire che Lebron abbia attaccato la partita, ma dobbiamo anche ammettere che le condizioni del gomito non sono certo ottimali, e lui non ha mai usato questo infortunio come alibi. Gli ultimi esami infatti mostrano una situazione piuttosto grave: il problema sembra molto più grosso di quello che era apparso inizialmente.
Il giornalista Brian Windhorst, su FearTheSword.com, ha definito James un “quitter“, testualmente “chi si arrende facilmente”, nel caso Lebron giocasse così anche gara 6 abbandonando le speranze di titolo.
La situazione non è semplicissima: si parla del più forte giocatore del mondo, nonchè una macchina da soldi come lo sport ne ha viste pochissime (forse David Beckham)… un suo eventuale cambio di squadra sconquasserebbe il mondo NBA e non solo.
Il rapporto forse è stato irreparabilmente incrinato, ma per uscirne da campione, Lebron questa sera deve provare a portare i suoi a gara 7, dimostrando di meritarsi i soprannomi Chosen One e The King, e cancellando ogni dubbio sul poterlo definire quitter!
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