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Berlusconi assolto, e adesso cosa accade?

Creato il 22 luglio 2014 da Mrinvest

Berlusconi assolto, e adesso cosa accade?
Politica e Attualità

L’inattesa assoluzione con formula piena dell’ex premier al processo di appello per il caso Ruby rilancia Forza Italia nell’arena politica. Cosa accadrà a Renzi?

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L’assoluzione con formula piena dell’ex premier Silvio Berlusconi, al processo di appello di Milano, dalle accuse infamanti di prostituzione minorile e di concussione è arrivata inattesa per lo stesso interessato.
Nessuno si aspettava un esito così favorevole per l’imputato, quando sembrava che fosse destinato all’ennesima umiliazione giudiziaria e politica e all’oblio delle cronache. Invece, l’assoluzione lo spinge con forza a riguadagnarsi lo spazio per fungere da protagonista delle riforme, insieme al premier Matteo Renzi, perché la cancellazione della condanna per un’accusa così grave, come quella della prostituzione minorile, lo avrebbe già rimesso in gioco.

Non è un caso che all’indomani dalla sentenza di proscioglimento, Berlusconi abbia rimesso in moto il processo di rifondazione del centrodestra, partendo da un riallacciamento dei rapporti con l’ex delfino Angelino Alfano, con il quale ha preteso un dialogo diretto e non mediato. L’ex premier ha lanciato l’ipotesi di una federazione dei partiti della coalizione (Forza Italia, Lega Nord, Nuovo Centrodestra, Fratelli d’Italia), finalizzata a rimettere in carreggiata il centrodestra, per nulla competitivo alle elezioni europee.

Sul fronte opposto, un centrodestra più compatto potrebbe creare insidie al governo Renzi, che finora ha potuto beneficiare di un’opposizione sfaldata in Parlamento. Tanto più che in autunno ci saranno motivi di frizione dentro la maggioranza e al di fuori di essa, quando dovrà essere varata la manovra correttiva dei conti pubblici, che potrebbe indebolire politicamente il Premier.

Per questo, Berlusconi e Renzi premeranno il piede sull’acceleratore delle riforme. Il primo, per guadagnare tempo e compattare il centrodestra in attesa che tornino i consensi, il secondo per evitare imboscate in Parlamento ed un galleggiamento del Governo che lo penalizzerebbero elettoralmente.

Nel breve il governo Renzi non corre rischi, perché nessuna delle due coalizioni, di destra e di sinistra, vogliono andare al voto e rischiare una valanga grillina, scampata alle europee di maggio. Ma c’è la sensazione che la sentenza di venerdì abbia fatto scattare nel centrodestra quella molla necessaria per tentare la risalita della china politica. Sperando che in autunno, nel frattempo, siano i conti pubblici e l’Europa a logorare Renzi.


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