Blocchi, cariche, tensione, in Val di Susa, SkyTg24apre il notiziario serale sugli avvenimenti che stanno accadendo tra attivisti , giornalisti e cameramen. Tira aria pesante in Val di Susa, gli attivisti che hanno creato numerosi disagi alla circolazione continuano nella loro protesta contro l’alta velocità e anche i giornalisti ne fanno le spese. Immagini forti, atteggiamenti provocatori tra manifestanti e forze dell’ordine ai quali si sono aggiunte anche aggressioni a troupe televisiva colpevoli di aver registrato il video nel quale un manifestante No Tav insulta un carabiniere, dandogli della “pecorella”.
Lei ha paura di un escalation? domanda posta al Presidente della regione Piemonte Roberto Cota – “Bisogna avere una posizione chiara, sono anni che se ne discute, poi alla fine le cose bisogna farle, sarebbe un grave errore dare un immagine di non fermezza, quest’opera si deve fare. Sono in piena sintonia con Maroni, il governo non può essere ambiguo e se le cose non si sistemano ci vuole l’esercito, la tranquillità è necessaria”.
Avete fissato un incontro con il ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri, cosa chiederete? – ” Delle garanzie per riportare la situazione alla tranquillità, chiederemo il rispetto dei tempi dei lavori, In Francia sono già avanti, in democrazia la maggioranza decide e da tempo abbiamo deciso di farla, se non andiamo avanti rimarremo tagliati fuori. L’utilità è certa, viviamo in un sistema industriale, non possiamo vivere d’aria, un elemento che caratterizza la competitività è l’elemento dell’infrastruttura che consente il trasposto veloce delle merci e di qui al 2025 verrà realizzato con un ritorno di prospettive future”.
Da una parte chi crede che il progresso passi attraverso i binari dell’alta velocità dall’altra i contrari, intanto tensione e violenza. Nella guerra prima o poi arrivano i nostri, ma qui dove sono i buoni?
L’episodio del manifestante che chiama “pecorella” il rappresentante delle forze dell’ordine è di fatto un brutto episodio, figlio delle emozioni e dell’eco della rete, l’epilogo di giornate tese e di protesta. Un incontro ravvicinato che segna uno snodo. In Val di susa c’è una guerriglia che va avanti da anni, poi c’è Luca caduto dal traliccio e poi c’è Perino che da vecchio rappresentante dei NoTav è intransigente ora, il faccia a faccia con carabiniere, il video che fa discutere. Un monologo inquietante, brutale, anche vigliacco sapendo che difficilmente il carabiniere reagirà. Insulti gratuiti a un giovane come lui che sta solo facendo il suo lavoro, il suo dovere come servitore dello Stato. L’agente dal volto sconosciuto che non vuole essere considerato un eroe ma, solo un carabiniere, null’altro. Un agente però che con il suo silenzio ha segnato un punto a favore della questione.